Sono complessivamente sette i detenuti provenienti dal carcere di Modena morti. Tre nello stesso penitenziario modenese ed altri quattro dopo i trasferimenti in altre strutture carcerarie: a Parma, Alessandria, Verona e Ascoli. Domenica 8 marzo nel carcere modenese è scoppiata una imponente rivolta per le limitazioni dovute all’emergenza coronavirus. Attualmente quasi tutti i detenuti sono stati trasferiti in altre strutture e l’istituto penitenziario ha avuto danni molto significativi.
Quattro detenuti sono in prognosi riservata. I feriti in totale sono 18: lesioni lievi anche per tre guardie e sette sanitari. La Procura di Modena ha aperto un’inchiesta per resistenza a pubblico ufficiale e violenza privata.
Bisognerà anche approfondire le cause dei decessi: secondo le prime informazioni sarebbe dovuta al fatto che, durante la rivolta, si sono impadroniti dell’infermeria e hanno assunto un’overdose di farmaci.
Sono coinvolti nella gestione della situazione 8 mezzi del Servizio Emergenza Territoriale 118 Modena Soccorso; è stato anche allestito un PMA, Posto medico avanzato, una struttura medicalizzata sul luogo dell’evento che permette di classificare la gravità delle condizioni dei feriti secondo i criteri del triage e indirizzarli poi verso i luoghi di assistenza più appropriati. Sono presenti sul posto anche due coordinatori del 118 e un medico.
AGGIORNAMENTO DELLE 11:00
In riferimento alla rivolta di domenica 8 marzo al carcere di Sant’Anna a Modena, si fornisce il bollettino provvisorio in attesa di chiusura dell’evento.
Sono stati coinvolti nella gestione della situazione 11 mezzi tra Volontariato Provinciale (ANPAS E CRI) e mezzi istituzionali gestititi dal Coordinamento del Servizio Emergenza Territoriale 118Modena. Sono stati allestiti due PMA (Posti medici avanzati), con 2 medici e 3 infermieri del Dipartimento Emergenza Urgenza, che hanno permesso di classificare la gravità delle condizioni dei feriti e trattarli secondo i criteri del triage in maxiemergenza, per poi inviarli, qualora necessario, verso i luoghi di assistenza più appropriati.
Sono ancora presenti sul posto 1 Coordinatore del Servizio Emergenza territoriale, 3 infermieri e 2 medici. Sono stati 18, al momento, i pazienti trattati nei PMA, la maggior parte per intossicazione. I più gravi, 6 detenuti, sono stati portati ai Pronto Soccorsi Cittadini, di questi 4 sono in prognosi riservata, ricoverati in Terapia Intensiva (2 al Policlinico, 1 a Baggiovara e uno a Carpi).
Al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Baggiovara sono giunte 3 guardie lievemente ferite e sette sanitari con ferite lievi; uno di questi è lievemente intossicato. Si precisa che i sanitari coinvolti fanno parte del contingente di 2 medici, 1 coordinatore infermieristico e 7 infermieri impegnati nell’assistenza ai detenuti.
AGGIORNAMENTO DELLE 12:00
Un’ala della struttura è ancora occupata da alcuni rivoltosi. Sono 6 i morti totali a seguito della rivolta avvenuta nella giornata dell’8 marzo presso il carcere di Sant’Anna a Modena, questo è quanto ha riportato in mattinata Francesco Campobasso, segretario nazionale Sappe. Secondo la ricostruzione tre prigionieri sarebbero morti durante la rivolta, mentre gli altri tre nel viaggio verso le sedi di destinazione. Il complesso è ormai inagibile.
AGGIORNAMENTO DELLE 19:00
In riferimento alla rivolta di domenica 8 marzo al carcere di Sant’Anna a Modena, si fornisce il bollettino provvisorio in attesa di chiusura dell’evento.
Sono stati coinvolti nella gestione della situazione 11 mezzi tra Volontariato Provinciale (ANPAS E CRI) e mezzi istituzionali gestititi dal Coordinamento del Servizio Emergenza Territoriale 118Modena. Sono stati allestiti due PMA (Posti medici avanzati), con 2 medici e 3 infermieri del Dipartimento Emergenza Urgenza, che hanno permesso di classificare la gravità delle condizioni dei feriti e trattarli secondo i criteri del triage in maxiemergenza, per poi inviarli, qualora necessario, verso i luoghi di assistenza più appropriati.
Sono ancora presenti sul posto 1 Coordinatore del Servizio Emergenza territoriale, 3 infermieri e 2 medici. Sono stati 18, al momento, i pazienti trattati nei PMA, la maggior parte per intossicazione. I più gravi, 6 detenuti, sono stati portati ai Pronto Soccorsi Cittadini, di questi 6 sono in prognosi riservata, ricoverati in Terapia Intensiva (2 al Policlinico, 3 a Baggiovara e uno a Carpi).
Al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Baggiovara sono giunte 3 guardie lievemente ferite e sette sanitari con ferite lievi; uno di questi è lievemente intossicato. Si precisa che i sanitari coinvolti fanno parte del contingente di 2 medici, 1 coordinatore infermieristico e 7 infermieri impegnati nell’assistenza ai detenuti. Domani si avrà la conferma delle condizioni dei ricoverati in Terapia Intensiva.