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75°Liberazione. Il nuovo film “The Forgotten Front. La Resistenza a Bologna” in streaming su MYmovie da martedì 21 a sabato 25 aprile

da | Apr 21, 2020 | Mirandola, San Possidonio, Novi | 0 commenti

BOLOGNA – Un nuovo film con preziosissimi materiali d’archivio inediti per celebrare il 75° anniversario della Liberazione, grazie all’iniziativa del Comune di Bologna, della Cineteca di Bologna e dello sponsor Hera: The Forgotten Front. La Resistenza a Bologna di Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani, prodotto da Orso Rosso Film con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso la Film Commission, sarà infatti in streaming su MYmovies da martedì 21 a sabato 25 aprile.

Il biglietto virtuale per la visione del film, in vendita da venerdì 17 aprile, avrà un costo di € 3 e sarà valido 24 ore, dalle ore 19.30 di ciascun giorno. Visitando il sito della Cineteca di Bologna (www.cinetecadibologna.it) e cliccando sul banner dedicato a The Forgotten Front si verrà automaticamente reindirizzati alla pagina di presentazione del progetto e acquisto dei biglietti.

Inoltre, tutti i giorni, alle ore 19, si potrà assistere, in diretta sui profili Facebook della Cineteca di Bologna e di MYmovies, alle presentazioni a più voci del film.

Il calendario delle presentazioni:

martedì 21 aprile: gli autori Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani assieme al direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli;
mercoledì 22 aprile: il presidente dell’Istituto Parri Giacomo Manzoli e la direttrice della Fondazione Gramsci Siriana Suprani;
giovedì 23 aprile: lo storico Angelo Varni e Marco Pedrazzi, compositore delle musiche originali;
venerdì 24 aprile: Luca Alessandrini, direttore del Museo della Resistenza, e Anna Cocchi, presidente di ANPI Bologna;
sabato 25 aprile: ritroviamo gli autori Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani.

“Sono particolarmente felice- afferma l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori– che un documentario The Forgotten Front, sostenuto dalla Film Commission della Regione Emilia-Romagna, abbia un ruolo così rilevante nelle celebrazioni della Liberazione di Bologna.
Vorrei sottolineare quanto gli archivi pubblici si siano arricchiti negli ultimi anni – penso alle fotografie di D’Ajutolo e al fondo di Ansaloni, che tentai invano di acquisire olte venti anni fa – e quanti nuovi materiali siano stati reperiti proprio nelle ricerche preliminari al documentario; nonché osservo con compiacimento il concorso di tanti nella città, dal bravissimo Vittorio Giardino per le tavole, al giovane ma già solido Marco Pedrazzi, che ha composto la colonna sonora originale, all’orchestra del Teatro Comunale di Bologna che l’ha eseguita. In primis, naturalmente, la nostra Cineteca. Anche in questo caso si vedono dunque gli effetti benefici della nuova legge regionale sul cinema, che svolge una azione di sostegno e sviluppo del settore dell’audiovisivo in Emilia-Romagna, sia attirando produzioni nella nostra regione, sia favorendo i progetti delle imprese regionali. In questo caso il progetto è beneficiario di un contributo di 36.260 euro, a fronte di un costo totale di 161.600.
“In questo ambito- aggiunge l’Assessore- trova visibilità e nuove opportunità la grande tradizione autoriale dei nostri documentaristi, per i quali abbiamo ideato anche una azione specifica che coinvolge autori e sale della regione, Doc in Tour, inizialmente previsto per questa primavera, che speriamo di poter attuare in autunno. Grazie ad uno stanziamento straordinario della Regione, per soccorrere il settore culturale nella crisi da pandemia, saremo allora in grado di estendere Doc in Tour a tutto il territorio Nazionale”.

“Dimenticare e Resistenza sono due parole che non possono stare vicine” dice l’assessore alla cultura del Comune di Bologna Matteo Lepore. “Con il tempo stiamo perdendo le voci di coloro che hanno combattuto per la libertà e la democrazia, ora diventa ancora più forte la missione di salvare il patrimonio storico e documentale di quanto è successo. Il racconto della Resistenza va mantenuto e affidato alle generazioni future. Questo compito non spetta soltanto alla politica, ma anche e soprattutto alle arti, al cinema”.

“Il 21 aprile 1945, settantacinque anni fa, Bologna veniva liberata dal nazifascismo, dalla guerra e iniziava il percorso verso la democrazia”, ricorda il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. “Oggi, grazie agli archivi delle istituzioni, delle forze alleate, della Germania, dei privati, quella storia può essere raccontata in modo nuovo, più ricco e approfondito. Così possiamo scoprire quanto quel tempo lontano sia stato importante per noi e ci sia, oggi, vicino. Un film che riguarda la storia di tutti”.

Il documentario

The Forgotten Front è un documentario sulla Resistenza a Bologna, la più grande città del nord Italia sulla linea del fronte, che racconta la guerra degli alleati dal 1943 al 1945 sulla linea Gotica, l’occupazione tedesca della città durante la Repubblica di Salò e naturalmente la lotta di Liberazione condotta dai partigiani e dalla popolazione che li sosteneva.
Il titolo, The Forgotten Front, il fronte dimenticato, rievoca l’espressione che usò il “New York Times” l’11 dicembre 1944, quando l’avanzata alleata in Italia si fermò per molti mesi, congelata dall’inverno, lasciando alla Resistenza l’onere di combattere i nazifascisti sul terreno, mentre angloamericani e sovietici procedevano velocemente verso Berlino, dalla Francia e dall’Europa orientale. Realizzato con filmati d’epoca, è frutto di una laboriosa ricerca che ha permesso di recuperare materiali cinematografici e fotografici inediti, come le riprese dei bombardamenti e della Liberazione realizzate dal giovanissimo cineamatore Edo Ansaloni, o la sequenza di fotografie di Piazza Maggiore del 21 aprile 1945, che, da vuota, si riempie alla notizia dell’arrivo degli alleati. Molto altro materiale è stato recuperato attraverso una ricerca in archivi italiani e stranieri. Il rigore della ricostruzione è garantito dal contributo degli storici intervistati (Luca Alessandrini, Luca Baldissara, David W. Elwood, Toni Rovatti), che accompagnano lo spettatore inquadrando i fatti e collocandoli nel loro contesto storico.La colonna sonora originaledi Marco Pedrazzi è eseguita dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna sotto la direzione di Stefano Conticello. La sfida è stata quella di raccontare la guerriglia in città, quella fatta dai GAP, sulla quale per ovvi motivi di compartimentazione e segretezza il materiale documentario è rarissimo.

L’attività dell’Emilia-Romagna Film Commission 

L’Emilia-Romagna Film Commission sta inoltre proseguendo il lavoro di preparazione dei quattro bandi previsti in questa fase dell’anno.

Sviluppo – E’ appena stata pubblicata la graduatoria con 13 nuovi progetti da sviluppare sostenuti per un totale di 120.00 euro.

Rassegne/Festival – La Giunta sta per approvare l’elenco delle manifestazioni da tenersi nel 2020 per un totale di 590.000 euro. Naturalmente è in corso un confronto con i Comuni per adattare tempi e modi all’emergenza in corso.

Produzione –  Nel bando di gennaio abbiamo ricevuto più progetti che nel 2019 ed è in corso l’istruttoria,  che terminerà a metà maggio. Il budget è suddiviso in 700.000 euro per i progetti di origine nazionale ed internazionale, e 300.000 per i progetti delle imprese regionali. Ci sarà poi un secondo bando che aprirà l’1 luglio con scadenza il 31. Sempre grazie allo stanziamento straordinario della Regione, per un totale di 1 milione, questa call di luglio sarà più ricca di quanto preventivato.

Premi– A testimonianza del buon lavoro svolto finora ci sono i numerosi premi ricevuti da opere sostenute dalla ER Film Commission: Berlinale 2020 – Premio Miglior Attore ad Elio Germano, per Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti; Platinum Remi Award categoria corti al World-Fest Houston International Film Festival per L’Urlo di Francesco Barilli;  Menzione speciale e Miglior Attore a Cortinametraggio (Cortina d’Ampezzo) per Pizza boy di Gianluca Zonta e Miglior corto al Concorso di Cortometraggi “Favola” (Dosolo, MN); Best Animated Short Film Festival Internacional de Cine de Bayamón 2020 (Puerto Rico) per Mani Rosse di Francesco Filippi.

Il nuovo Programma triennale in materia di cinema e audiovisivo 2021/2023 sarà l’occasione per un esame collettivo dei risultati ottenuti e per i perfezionamenti eventualmente suggeriti.

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