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Coronavirus, previsioni 2020: entrate in calo di 10 milioni di euro

da | Apr 27, 2020 | Finale Emilia, Cavezzo, Bomporto, Carpi, Altri Comuni | 0 commenti

PROVINCIA DI MODENA – «Il nostro bilancio risentirà pesantemente dell’emergenza Covid-19 e dalle nostre stime prevediamo un calo per tutto il 2020 di quasi 10 milioni di euro».

Lo ha affermato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, nel corso della discussione del consuntivo 2019 del Consiglio provinciale che si è svolto in videoconferenza lunedì 27 aprile.

Dai dati relativi all’Ipt, l’imposta provinciale di trascrizione che si applica sulle vendite di auto nuove e sui passaggi di proprietà dell’usato, è emerso che nel solo mese di marzo le compravendite di auto sono diminuite dalle 5.798 dello stesso periodo del 2019 ai 1.851 del 2020 (le auto nuove da 2.382 a 422); da gennaio e con parte del mese di aprile, la Provincia ha accertato un calo delle entrate di quasi tre milioni di euro per l’Ipt e di quasi un milione per la quota sulla Rcauto.

«Le Province e i Comuni hanno già chiesto al Governo – ha aggiunto Tomei – le risorse necessarie per sopperire al calo delle entrate che proseguirà anche nei prossimi mesi in base alle previsioni sul mercato dell’auto. Abbiamo avuto rassicurazioni positive per garantire, con lo sblocco dei cantieri, gli investimenti pubblici che rappresentano una componente fondamentale per la ripresa. Nel frattempo stiamo facendo tutte le verifiche per ripartire al più presto con i cantieri stradali e sulle scuole sospesi a causa dell’emergenza Covid-19».

Dal consuntivo è emerso che nel 2019 le entrate tributarie, Ipt e Rc auto ammontano a quasi 60 milioni in linea con il dato del 2018; risorse che per quasi la metà (circa 27 milioni di euro) sono state versante allo Stato, come peraltro avvenuto negli ultimi anni e avverrà nel 2020: dal 2014 al 2019 la Provincia ha girato a Roma quasi  170 milioni di euro.

«Una sorta di “federalismo al contrario” – ha sottolineato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia – che ha ridotto le risorse versate dai cittadini e automobilisti modenesi che dovrebbero essere impiegate in primo luogo per migliorare la qualità della rete stradale provinciale e per avviare nuove opere per garantire collegamenti sempre più efficienti e sostenere gli investimenti pubblici in questa fase difficile».

Dal consuntivo emerge anche che la Provincia ha avviato nel 2019, e in parte concluso, investimenti per oltre 35 milioni di euro su strade, ponti ed edilizia scolastica superiore, finanziati in gran parte con risorse provenienti da altri enti.

La Provincia, infine, sempre nel 2019 ha effettuato tutti i pagamenti, compresi quelli in conto capitale, nei tempi contrattualmente previsti.

L’indebitamento è stato ulteriormente ridotto e nel quadriennio 2015-2019, non sono stati contratti nuovi prestiti e l’ente ha rispettato i vincoli di finanza pubblica, mantenendo il bilancio in equilibrio.

Nel corso della discussione sul consuntivo è stato fatto il punto sugli interventi realizzati lo scorso anno dalla Provincia, lungo la rete degli oltre mille chilometri di strade provinciali e sulle scuole superiori.

Sulle scuole nel 2019, con l’inaugurazione della sede del Venturi in via dei Servi a Modena e la ristrutturazione a Mirandola della sede ex Galilei, destinata al liceo Pico, la Provincia ha completato gli interventi sull’edilizia scolastica superiore per i danni dovuti dal sisma del 2012.

Con finanziamenti statali e regionali per la messa in sicurezza degli edifici sono eseguiti o accantierati lavori complessivi per oltre 20 milioni di euro, tra cui gli ampliamenti del polo Corni-Selmi a Modena, del polo Levi-Paradisi a Vignola e sull’edificio ex Messieri per lo Spallanzani di Castelfranco Emilia che ripartiranno nei prossimi giorni.

Sulla viabilità, tra gli interventi principali spiccano quelli sui ponti lungo le strade provinciali a Montese e Pavullo e Castelnuovo Rangone, e sulla sicurezza lungo la provinciale 623 tra Modena e Spilamberto, oltre a diversi interventi sulle frane come quelli che hanno consentito la riapertura della provinciale 26, interrotta dal dissesto in un tratto vicino a castagneto di Pavullo.

La manutenzione invernale ha pesato sul bilancio provinciale per circa un milione e 400 mila euro, mentre per le manutenzioni stradali sono stati spesi oltre sei milioni di euro, «cifra praticamente doppia rispetto al 2018 – ha precisato il presidente Tomei – grazie a finanziamenti statali e regionali straordinari, ma ancora inadeguata rispetto al fabbisogno accumulato».

 

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