Dalla Regione state preannunciate misure necessarie per rendere possibile il rimborso, o comunque per prolungare la validità degli abbonamenti al trasporto pubblico dell’Emilia-Romagna. Al momento, però, nulla si sa ancora a riguardo.
Ci sono genitori in attesa di capire come procedere e quali procedure seguire per richiedere un eventuale rimborso, o nel caso un buono da poter utilizzare alla riapertura delle scuole a settembre prossimo, dato che non pare proprio che le lezioni saranno riprese entro la fine di questo anno scolastico.
Se è vero che un abbonamento incide sulle tasche dei genitori per fino anche a 428 euro, per chi viaggia dall’estremo della provincia al capolugo, allora i costi sono significativi per i bilanci familiari messi a dura prova da questa situazione.
A rigor di logica, si dovrebbe pagare anche se il servizio non si usa. Ma ci sono oggettive cause di forza maggiore che impediscono agli studenti di usare il bus, loro che magari a scuola ci andrebbero pure volentieri.
Ma poi i conti delle aziende di trasporto pubblico non tornerebbero. Seta ricorda che come tutte le altre aziende di trasporto pubblico da ormai due mesi stanno comunque garantendo il servizio (seppur ridotto) a fronte di entrate pressoché azzerate. Inoltre i costi fissi sono rimasti (stipendi e carburante) e a questi vanno aggiunti costi supplementari imprevisti (sanificazione mezzi, acquisto mascherine e spray disinfettanti per autisti).
Quindi se si dovessero restituire anche gli abbonamenti mancherebbero davvero tanti soldi. Ecco perchè si procede coi piedi di piombo, con la Regione che ha preso in carico l’impego ma per realizzarlo chiede soldi al Governo. Denaro che al momento non c’è.
C’è chi si è preoccupato di chiedere direttamente a Seta, scrivendo ai loro uffici via social per sapere se fosse possibile il rimborso di quanto pagato per i mesi per i quali non c’è stato utilizzo del servizio a causa della chiusura scuole (nel caso specifico, due abbonamenti annuali Maranello-Modena per un tot. di 760 euro), e questa è stata la risposta che ha ricevuto:
“In merito alla sua richiesta le comunichiamo che al momento non è previsto alcun rimborso in quanto il servizio del trasporto è garantito seppur con orario ridotto. Attendiamo disposizioni dalla Regione Emilia Romagna. In ogni caso le suggeriamo di tenere monitorato il sito www.setaweb.it nella sezione News per eventuali aggiornamenti in merito. Grazie per aver utilizzato il servizio WhatsApp di Seta”
Ci si chiede se abbiano intuito che “servizio garantito” e “obbligo di stare a casa” per i bambini non vadano un po’ in conflitto, ma si dovrà attendere una risposta dalla Regione.
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