I saloni sono chiusi e nelle case arrivano parrucchiere e estetisti abusivi. Già, perchè con il lockdown che ormai da due mesi ha fatto serrare i saloni di parrucchiere ed estetiste, i più si sono armati di forbici e limette e hanno imparato a tagliarsi i capelli, aggiustarsi le unghie, regolare le lunghezze, sistemare le chiome ai figlioletti, mettere a posto la ricrescita da soli.
Altri, invece, irresponsabilmente si stanno affidando a chi porta questi servizi a domicilio. Facendosi pagare in nero.
Le conseguenze di questo sono tante: si evadono le tasse (se chiediamo ad esempio un ospedale efficente o una strada a posto, lo sappiamo che tutto ciò si paga con le tasse?), si violano le norme sugli spostamenti per evitare il diffondersi del Coronavirus, si fa concorrenza sleale a parrucchiere ed estetiste che lavorano in salone e che da tante settimane ormai non guadagnano nulla e rischiano di chiudere. Per non parlare dell’ingiustizia che c’è tra chi è costretto a non lavorare, come ci ha raccontato anche una nostra lettrice che di mestiere è proprio estetista (leggi l’articolo)
Nella Bassa il fenomeno delle parrucchiere e delle estetiste abusive ha assunto dimensioni tali con il Comune di Concordia ha dovuto lanciare un appello ai cittadini, chiedendo di non pagare parrucchieri ed estetisti abusivi a domicilio. “Difendete la salute di tutta la nostra comunità con azioni responsabili e consapevoli”, è perentorio il Comune:
Il problema lo evidenzia anche Alle Tattoo, il famoso tatutore di Limidi di Soliera, perchè evidentemente lo stesso fenomeno sta accadendo per i tatuaggi: c’è gente che il tattoo se lo fa fare a casa:
In questo periodo storico disastroso, oltre al problema della salute e al problema economico dato dalla quarantena bisognerebbe assolutamente soffermarsi a parlare anche del problema degli abusivi nel settore tatuaggi/estetisti e parrucchieri, persone che eseguono tatuaggi nelle proprie ed altrui abitazioni in modo ovviamente abusivo.Bisogna sensibilizzare assolutamente la popolazione dei ragazzi e non che non si rendono conto di partecipare ad atti veramente pericolosi come questo, sia per quanto riguarda igiene e sanità che per l’arte.Il nostro settore ha già donato più di 100.000€ in aiuti sanitari. Non vogliamo che siano vani i sacrifici di tutta la popolazione italiana.Alle Tattoo è figura di spicco a livello mondiale e si sta prodigando gratuitamente a parlare su tutti i social, tv, giornali e radio per solo senso civico per arginare questo grosso problema