CAVEZZO – C’è una categoria che ha subito il lockdown come un’ingiusta condanna, ed è quella dei toelettatori per animali. Equiparati ai parrucchieri e alle estetiste, si sono ritrovati costretti a chiudere nel periodo della quarantena e ora, in vista delle date delle riaperture, dovranno attendere fino a oltre metà maggio proprio come i “cugini” che si occupano di bellezza, ma non animale.
Abbiamo parlato con Lauriola Cinzia, la titolare della Toelettatura PELOMATTO di Cavezzo, per fare chiarezza su quello che è un mestiere che ha a che fare con la cura, sì, e a volte la bellezza, dei nostri piccoli o grandi pet.
“La nostra categoria si ritrova in gravi difficoltà grazie al famoso codice Ateco che ci equipara alla cura della persona come estetiste e parrucchieri ma che di fatto non ci rappresenta minimamente, e per questo motivo non potremo essere riaperte il 4 di maggio. La nostra attività di fatto non ha un contatto diretto con le persone, ma solo ed esclusivamente sugli animali domestici, che peraltro vivendo in quarantena con noi versano in condizioni precarie di igiene. Noi non ci occupiamo generalmente solo di estetica ma curiamo per primo il loro benessere, la loro salute, facendo anche bagni antiparassitari, bagni medicali, pulizia di orecchie con otiti ghiandole perianali , nodi infeltriti e unghie , siamo più vicini ai veterinari che ai parrucchieri. Prima della chiusura forzata del lockdown, ad esempio, avevo un cliente affetto da dermatite che stavo curando con cloraxidina [foto a lato].”
Una sorte comune a molti animali che si sono ritrovati a casa, senza poter essere seguiti al meglio da dei professionisti. Cosa inaccettabile, dato che si tratta di salute del pet, e non certo solo di bellezza.
“Purtroppo siamo una categoria mai presa troppo in considerazione ma siamo un numero notevole in tutta Italia. In Friuli, regione autonoma, hanno capito il problema e hanno subito dato autorizzazione.”
E infatti in Friuli le toelettature riapriranno regolarmente dal 4 maggio. In Emilia-Romagna invece no.
“Per noi le norme di sicurezza non sono un problema: lavoriamo mantenendo la distanza sociale, il cane viene consegnato a distanza e ritirato a distanza, si va solo su appuntamento telefonico e uno alla volta, guanti e mascherine le abbiamo sempre utilizzate e la sterilizzazione degli ambienti è una nostra prassi seguita da tempo. In una conferenza Bonaccini ha detto no ai toelettatori e parrucchieri per il 4 maggio ma lui non sa minimamente come si svolge il nostro mestiere e l’importanza che ha per le famiglie con animale domestico, che tra l’altro sono numerosissime.”
A questo punto ci si chiede, se tutte le regole possono essere naturalmente rispettate per la stessa tipologia di lavoro, che senso abbia costringere i negozi di toelettatura per animali a prolungare la chiusura fino al 18 maggio, pregiudicando un settore che proprio perché si occupa di animali, che tra l’altro non sono mai stati vettore di contagio, è assolutamente sicuro.
“Siamo utili ed a bassissimo rischio, e siamo ormai disperati, e per questo le attività della Provincia di Modena hanno scritto una lettera che invieranno ai vertici, sperando di essere ascoltati.”
Inutile dire che anche in questo caso il buon senso, davanti ai fatti inconfutabili, dovrebbe prevalere, e noi ci auguriamo accada.