SABATO 25 APRILE 2020 .- La Festa della Liberazione ai tempi del Coronavirus: immagini e video da San Prospero e San Felice
QUI SAN PROSPERO
Si è fatto in tempo a riparare i cippi dei due partigiani che nel dicembre scorsso vennero distrutti da due ragazzini annoiati (leggi l’articolo), così oggi a San Prospero si è potuto tenere la tradizionale commemorazione itinerante tra i segni della lotta partigiana in paese e tutto intorno.
Ecco il video realizzato da Eva Baraldi che raccoglie la giornata:
QUI SAN FELICE SUL PANARO
San Felice sul Panaro ha festeggiato il 75esimo anniversario della Liberazione, sabato 25 aprile, con una cerimonia simbolica e un numero molto ristretto di partecipanti, una scelta obbligata a causa della pandemia e nel rispetto delle disposizioni.
In piazza Castello, presso il Monumento dei Caduti, alle ore 10, alla presenza del sindaco Michele Goldoni e dei capigruppo consiliari Alessandro Fortini e Francesco Pullè, è stata deposta una corona d’alloro per rendere omaggio ai caduti della seconda guerra mondiale.
Alla cerimonia erano presenti anche Mattia Cocchi in rappresentanza dell’Anpi e don Filippo Serafini per la benedizione. Altre corone erano state deposte, venerdì 24 aprile, nei cimiteri di San Biagio, presso la lapide di Agostino Baraldini e di San Felice, nel cippo di Rivara, davanti alla casa dell’Ammiraglio Bergamini e nei pressi del Parco Marinai d’Italia.
Il 25 Aprile a San Felice sul Panaro. L’intervento di Mattia Cocchi dell’Anpi.
“Il 25 aprile è la prima di tre importanti commemorazioni che si celebrano a breve distanza l’una dall’altra, insieme al primo maggio e al 2 giugno.
Oggi festeggiamo la liberazione del nostro paese dal periodo più buio di tutta la sua storia. 75 anni fa, infatti venivano liberate le ultime città del nord Milano e Torino, e simbolicamente l’Italia intera.
Ci si accorge del valore di una cosa soltanto quando la si perde, infatti oggi, come mai prima d’ora, stiamo vivendo sulla nostra pelle il significato della parola “libertà”. In questo periodo di crisi il personale sanitario sta combattendo negli ospedali per restituirci le libertà di cui questo virus ci ha privati, proprio come fecero i nostri nonni per liberarci dal nazifascismo.
Come ogni anno, il 25 aprile porta con sé uno strascico di inutili polemiche che tentano invano di minarne la memoria. Ora più che mai deve essere chiaro che il significato del 25 aprile non deve essere dimenticato e che il compito delle nuove generazioni è quello di fare propri i valori della resistenza: libertà, uguaglianza e solidarietà”.
Foto di Giorgio Bocchi e Pietro Gennari
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