BOLOGNA – L’emergenza sanitaria legata al coronavirus Covid 19 sta mettendo a dura prova l’attività all’interno degli allevamenti di bovine da latte dell’Emilia Romagna, l’87% di essi impegnati a produrre per il Parmigiano Reggiano Dop.
L’assenza per malattia del personale dipendente rischia di inceppare il regolare svolgimento delle attività di stalla, in primis la mungitura, costringendo i titolari delle aziende a sopportare un carico di lavoro difficilmente gestibile.
Una soluzione, seppure temporanea, arriva dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) che facendo riferimento a quanto prevede il proprio Statuto ha istituito il Servizio di Sostituzione Zootecnica. In pratica, i tecnici Araer che daranno disponibilità, potranno andare negli allevamenti emiliano-romagnoli che ne faranno richiesta a svolgere attività di stalla e/o operazioni di mungitura.
Dal canto loro, prima dell’avvio del servizio, le aziende dovranno sottoscrivere un contratto in cui verranno riportate le condizioni del servizio stesso, un’autocertificazione in cui si riportano tutte le garanzie di protezione e tutela per il dipendente Araer e dichiarare di non essere sottoposte a vincoli di restrizioni e/o quarantene previste dalle norme legislative in materia di Covid19.
“Non potevamo rimanere insensibili in un momento di tale emergenza – dichiara il presidente Araer, Maurizio Garlappi – e quando il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, ci ha chiesto collaborazione per coprire l’intera filiera la nostra risposta non poteva che essere affermativa. Siamo molto orgogliosi del lavoro svolto, soprattutto dell’opportunità che questo progetto garantisce nel dare continuità a una filiera così importante come quella alimentare con una delle più importanti eccellenze agroalimentari italiane”.
“In un frangente in cui è complicata anche la semplice attività d’ufficio – incalza Claudio Bovo, direttore di Araer – non è stato semplice elaborare e coordinare un progetto così impegnativo in pochi giorni. Però ce l’abbiamo fatta grazie alla collaborazione di tutti, compresi i sindacati che siglando l’accordo tra le parti hanno permesso la realizzazione di questa iniziativa. L’impegno è stato collettivo e questo ci rende particolarmente orgogliosi, soprattutto perché garantisce all’intera filiera lattiero-casearia emiliano-romagnola la continuità operativa a totale vantaggio dei consumatori”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, per il quale “ogni iniziativa che contribuisca a mantenere completamente operativa la filiera è benvenuta – afferma – La collaborazione che abbiamo potuto realizzare con Araer va in questa direzione e il progetto che ne è scaturito dimostra la sua importanza fondamentale. Mai come in questo periodo tanto drammatico siamo tutti coinvolti in un processo produttivo dove il senso di responsabilità verso gli attori della filiera e verso la società non deve avere alcun tipo di sbavatura, bensì dimostrare una coesione che ci aiuterà a superare le enormi difficoltà che questa emergenza sanitaria ci costringe ad affrontare”.