È il momento della ripartenza, ma siamo davvero pronti?
Poche voci del mondo politico e imprenditoriale locale si sono mosse per sottolineare la necessità di cambiare approccio nei confronti dell’ambiente in cui viviamo.
È praticamente certo che il virus che ci minaccia è stato trasmesso all’uomo a causa dello sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, e che la particolare violenza con cui il nostro territorio e le persone che vivono qui sono stati colpiti è probabilmente legata anche all’inquinamento atmosferico che attanaglia la pianura padana per buona parte dell’anno, già responsabile di patologie all’apparato respiratorio e di numerose morti premature.
Per questo, l’approssimarsi del termine del periodo di isolamento dovrebbe farci riflettere su come possiamo tutelare l’ambiente in cui viviamo per trarne noi stessi benefici dal punto di vista della nostra salute, da ora in avanti, per essere meno vulnerabili di fronte a una nuova ondata epidemica.
Non pochi esperti, ad esempio, sottolineano come la ripartenza rischi di produrre un incremento del traffico veicolare privato: l’usuale affollamento dei mezzi pubblici e la scarsa propensione alla mobilità dolce nel nostro territorio sono due fattori che possono contribuire a questa dinamica. I dati relativi al nostro territorio sono noti: in provincia di Modena, ad esempio, i dati dell’ultimo censimento ISTAT evidenziavano come oltre il 75% degli spostamenti casa-lavoro avvenisse per mezzo di auto, moto o motorini; mentre è noto (dati PUMS) che nella città di Modena il 45% degli spostamenti in auto non supera i 2,5 km.
Per questo Legambiente ha consegnato ai sindaci dei Comuni italiani cinque proposte per il trasporto pubblico, la ciclabilità e la sostenibilità della ripartenza [link in fondo].
“Le nostre città – ha spiegato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – possono essere un fantastico banco di prova per dimostrare che si può cambiare il mondo in meglio, sperimentando le vie green verso nuovi modelli di sviluppo. Occorre intervenire subito su quelle misure che hanno una valenza sanitaria e ambientale e che possono dare delle risposte alle regole imposte dal Covid19.”
Per declinare sul locale le proposte dell’associazione, i circoli territoriali di Legambiente hanno indirizzato ai Comuni della provincia di Modena una richiesta di approfondimento sui provvedimenti messi in campo per chi desidera spostarsi in bicicletta in modo sicuro nella fase di ripartenza.
Un particolare focus è dedicato ai fondi per l’acquisto di bici a pedalata assistita, che possono rivelarsi un’alternativa ecologica e competitiva all’uso dell’auto privata in un contesto in cui il traffico potrebbe aumentare significativamente e il trasporto pubblico andrà ripensato.
Attenzione è posta anche ai provvedimenti per rispondere e orientare la domanda di mobilità dei cittadini, a cui i Comuni devono fornire opzioni per spostarsi in maniera sicura ed ambientalmente non impattante.
Al termine della raccolta di informazioni verrà pubblicata una mappatura provinciale a disposizione di tutte le persone interessate.