Il coordinatore Pd Area Nord Simone Silvestri e il segretario Pd di Mirandola Marco Azzolini stigmatizzano il clima velenoso che a Mirandola si sta creando attorno all’anniversario della Liberazione del Paese dal nazifascismo. Numerosi gli episodi, a partire dalle prese di posizione sui social del parlamentare della Lega Guglielmo Golinelli e dell’ex candidato Lega alle elezioni regionali Roberto Lodi. Ecco la dichiarazione di Simone Silvestri e Marco Azzolini:
“Come ebbe a dire un ex sindaco di Mirandola “E’ facile fare i fascisti in democrazia, molto meno fare il democratico sotto il fascismo”. Ci è tornata in mente questa frase leggendo le prese di posizione di autorevoli esponenti della Lega in occasione delle celebrazioni del 25 aprile. Il parlamentare mirandolese Guglielmo Golinelli scrive “Permettono all’Anpi di partecipare alle celebrazioni del 25 aprile in forme compatibili con l’attuale situazione di emergenza… fate schifo”. E’ lo stesso che nel 2010 postava “25 aprile, io non festeggio. Lutto nazionale nel cuore e nell’animo di ognuno di noi”. Purtroppo non sono parole di un mirandolese qualsiasi, ma quelle di un deputato della Repubblica Italiana, eletto in un quadro di valori e norme che prendono vita proprio dalla Liberazione del Paese dal nazifascismo di cui ricorre quest’anno il 75esimo anniversario. E non si può addurre l’emergenza sanitaria come scusante: le iniziative “in forme compatibili con l’attuale situazione” non prevedono assembramenti e sono previste anche a San Felice, dove non è certo il Pd a guidare l’Amministrazione. Alle parole di Golinelli si associano quelle del candidato alle regionali della Lega Roberto Lodi che invita il sindaco a sottrassi alla liturgia della celebrazione del 25 aprile e invita Mirandola a far vedere che l’aria è cambiata. Da notare che quest’anno la Giunta leghista di Mirandola ha approfittato della emergenza per la pandemia per ridurre ai minimi termini il ricordo, il ringraziamento, il grande rispetto dovuto ai giovani uccisi dai nazifascisti in tanti luoghi del nostro Comune. Il pannello posto davanti al nuovo municipio non c’è, non è ancora chiaro il reale motivo della rimozione. I cippi sono rimasti senza fiori, senza memoria, senza un riconoscimento per gli Eroi della Resistenza. Che vergogna! Eppure a noi spetta non dimenticare le parole fondanti della nostra bellissima Costituzione che sono le parole della Resistenza e su quelle parole lavorare per dare un nuovo futuro al nostro Paese.
Il 25 aprile non è la vittoria di una parte, è la vittoria di un popolo che rifiutò la tirannide.
VIVA IL 25 APRILE, VIVA L’ITALIA, VIVA L’EUROPA UNITA.