La Regione condivide la proposta presentata da Cna e Confartigianato. L’assessore Colla: “Un primo passo indispensabile per rimettere in moto un settore. Verificato un trend stabile della curva epidemica, potremmo considerare di anticipare la ripresa di queste attività”
Dalle procedure da adottare con i fornitori, alla permanenza dei clienti (con mascherina indossata come gli operatori) all’interno dei locali che dovrà essere limitata al tempo strettamente necessario all’erogazione del trattamento. E poi, nelle imprese più strutturate, orari di apertura flessibili per rendere compatibile lo svolgimento dell’attività e la turnazione dei dipendenti.
Sono solo alcune delle procedure che dovranno essere rispettate in vista della riapertura degli esercizi commerciali che fanno capo al settore benessere, acconciatura ed estetica.
L’accordo sul come ripartire è arrivato questa mattina, quando l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, ha incontrato, in videoconferenza, i vertici regionali delle due associazioni di categoria per rispondere al grido d’allarme lanciato, negli ultimi giorni, dalle imprese di acconciatura ed estetica, preoccupate per la road map annunciata dal Governo che avrebbe fissato la loro riapertura dal prossimo 1° giugno.
Nel corso dell’incontro, si sono gettate le basi per ripartire nella piena sicurezza dei lavoratori e dei clienti. Un concreto passo avanti, è stato definito, per essere pronti – se le condizioni sanitarie delle prossime settimane lo consentiranno – di anticipare anche la fine del lockdown imposto dall’emergenza sanitaria dettata dal Covid-19. Si tratta di proposte di carattere organizzativo e igienico sanitario che vanno a definire nuove e specifiche modalità di lavoro e di rapporto con gli utenti.
In sintesi, la Regione ha condiviso le “Linee guida al protocollo sicurezza per il settore benessere”, definito da Cna, Confartigianato, Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia-Romagna, elaborati dai dirigenti imprenditori. Un protocollo di sicurezza per la ripartenza, che viale Aldo Moro sottoporrà al Governo fissando così una via emiliano-romagnola anche per i settori acconciature ed estetica che stabilisce tutte le condizioni per la nuova fase, dopo i blocchi di queste settimane delle attività.
“Abbiamo condiviso- ha spiegato l’assessore Colla– il percorso e l’impianto, già vagliato e approvato dagli enti bilaterali, sulla sicurezza per parrucchieri ed estetiste, che ci sono stati proposti dai vertici regionali di Cna e Confartigianato, con i rispettivi presidenti Dario Costantini e Marco Granelli e i direttori regionali Fabio Bezzi e Amilcare Renzi. È un fatto molto importante, che rappresenta il primo passo indispensabile per rimettere in moto un settore oggi profondamente a disagio e che coinvolge in particolare donne lavoratrici. Queste imprese, che spesso rappresentano l’unica e indispensabile fonte di reddito, si occupano della cura alla persona e forniscono un servizio che riguarda il benessere e la salute dei cittadini. È un tema che tocca anche la dignità dell’individuo e per questo merita una considerazione particolarmente attenta”.
In Emilia-Romagna il comparto acconciatura ed estetica conta 12 mila imprese, di cui quasi il 90% artigiane, che occupano oltre 23 mila addetti.
Inoltre, l’assessore Colla aggiunge che: “una volta assicurate tutte le procedure indispensabili per evitare il contagio, e verificato uno stabile trend della curva epidemica a seguito delle aperture del 4 maggio, si prenderà in considerazione anche un’anticipazione della ripresa di queste attività rispetto alle date previste. Sono convinto che l’ottimo lavoro messo a punto oggi, a conferma delle capacità di concertazione di questa regione, sarà un valido contributo per l’elaborazione di un protocollo nazionale definitivo che permetterà di svolgere un proficuo dialogo con il Governo, finalizzato alla soluzione della richiesta formalizzata dalle associazioni di rappresentanza imprenditoriali”.
I contenuti delle linee guida, in sintesi
Nel documento si definiscono le procedure da adottare con i fornitori, le modalità di permanenza dei clienti all’interno dei locali (che dovrà essere limitata al tempo strettamente necessario all’erogazione del trattamento). E poi, nelle imprese più strutturate, orari di apertura flessibili per rendere compatibile lo svolgimento dell’attività e la turnazione dei dipendenti.
Dovrà essere affissa una chiara cartellonistica nella quale fornire indicazioni sia al personale che alla clientela. Sia i dipendenti che i clienti avranno poi l’obbligo di indossare la mascherina (se necessario il personale potrà indossare la mascherina Ffp 2) in ogni fase del trattamento, comprese le operazioni di cassa. Per i centri estetici sarà previsto l’utilizzo di soprascarpe monouso, di camici monouso o lavaggio giornaliero degli indumenti ad alta temperatura con prodotti igienizzanti nonché l’accurata detersione dei lettini con ipoclorito di sodio-candeggina o alcool denaturato, e arieggiamento della cabina dopo ogni trattamento.