Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Coronavirus a Medolla, il sindaco Calciolari: “Contiamo nel sostegno di Regione e Governo, ma insieme ce la faremo”

da | Mag 1, 2020 | In Primo Piano, Medolla | 0 commenti

MEDOLLA –  Contatto  diretto con gli anziani  in  difficoltà,  didattica online per i ragazzi in età scolare, grande spirito di servizio e collaborazione tra gli  uffici  comunali  e i gruppi consigliari e un costante dialogo tra Comune e associazioni di categoria:  così il comune di Medolla sta affrontando l’emergenza Coronavirus. Ne parliamo con il sindaco Alberto Calciolari.

Sono passati quasi due mesi dal decreto del 9 marzo che ha ampliato la “zona rossa” estendendola a tutto il Paese. Come ha reagito la città, i cittadini stanno rispettando le misure previste? Si registrano infrazioni?

I medollesi si stanno dimostrando nella gran parte dei casi disciplinati e rispettosi delle regole. A parte qualche irresponsabile, ci può essere stata qualche incertezza da parte dei cittadini nel capire le disposizioni in vigore, ma penso che il Comune e forze dell’ordine abbiano sempre dimostrato grande disponibilità a interpretare le varie situazioni dubbie.

Come sta affrontando l’emergenza la macchina comunale? Quali iniziative sono state messe in campo per aiutare i cittadini?

Da subito ci siamo concentrati contemporaneamente su tre aspetti: garantire i servizi e allo stesso tempo la sicurezza dei dipendenti; gestire l’emergenza e quindi stabilire un filo diretto con i cittadini  (ad esempio con i numeri di pubblica utilità) e far emergere i vari bisogni; prevedere i vari scenari e predisporre gli atti necessari, in modo da non farsi trovare impreparati alle diverse eventualità, in un contesto che, specie nelle prime settimane, cambiava di continuo. Un grande lavoro a livello amministrativo, per cui ringrazio tutti gli uffici, che si sono messi a disposizione con spirito di servizio. Nei confronto dell’assistenza alla popolazione, la sinergia con il Gruppo Comunale di Protezione Civile e il coordinamento con il mondo del volontariato si sta rivelando un notevole valore aggiunto.

 Per quanto riguarda i servizi per l’infanzia: cosa avete messo in campo dopo la chiusura e cosa prevedete per il momento della riapertura

I servizi per l’infanzia rappresentano una delle tipologie di servizi pubblici sui quali l’impatto è stato più pesante. Il Comune, così come l’Ucman, ha fatto la sua parte per sostenere le richieste delle famiglie, pur in un quadro assolutamente mai visto prima. Il “nido 2.0” è una chat dove le educatrici e i genitori si incontrano per realizzare laboratori, letture, animazioni per i bambini. “Voci e colori delle nostre case”è un’altra iniziativa promossa nelle due scuole dell’infanzia. Anche nelle due scuole materne i bambini, coordinati online dalle insegnanti, realizzano degli elaborati che vengono raccolti dai volontari dell’associazione “Scuolaviva” per una loro futura valorizzazione. Faccio un esempio relativo alle scuole che hanno dovuto avviare la didattica a distanza: il comune sta fornendo ai ragazzi che ne sono sprovvisti, dei pc portatili che erano stati donati da un’azienda privata. Per la riapertura attendiamo di capire quali saranno le tempistiche e soprattutto le condizioni che verranno imposte. Contiamo comunque di organizzare, con l’Ucman, le iniziative estive per i bambini.

Per gli anziani invece, quali misure state già adottando o intendete attivare?

Gli anziani sono stati contattati telefonicamente per verificare eventuali situazioni di bisogno. Con soddisfazione abbiamo notato che sono stati veramente pochi quelli che non potevano contare su una rete familiare o amicale di supporto. Questo racconta di una comunità solidale, anche nei confronti delle sue fasce più fragili.

Come state gestendo il lavoro del Consiglio Comunale per evitare la paralisi delle attività costituzionali?

Ci riuniamo in videoconferenza. Colgo l’occasione per sottolineare lo spirito di collaborazione e il senso istituzionale di tutti i gruppi consigliari  in questa difficile fase.

Avete fatto un calcolo su costi/risparmi per il bilancio comunale? Al di là delle risorse regionali e statali, cosa potrà fare il Comune?

I conti li faremo dopo: adesso pensiamo alle persone. Di certo questa crisi sanitaria, che è subito diventata crisi economica, avrà un alto prezzo. Contiamo nel sostegno della Regione e del Governo, ma sono certo che insieme ce la faremo.

Quale è stata la maggiore criticità che, come sindaco, ha vissuto nella gestione dell’emergenza?

Più che criticità specifiche è la tensione continua, quotidiana che rende pesante il lavoro di chi amministra. Ho però alcuni ricordi indelebili, come quando ho appreso del primo decesso per Covid-19. Oppure quando ho dovuto disporre, per effetto dei decreti del Governo, la chiusura dei cimiteri, dove vi sono persone che quotidianamente si recano per ricordare i loro cari. Ma ho anche dei ricordi molto belli, come quando ho saputo della guarigione di un amico.

Quale settore la preoccupa di più, una volta che l’emergenza sarà rientrata? Avete un’idea di quanti esercizi commerciali saranno costretti a chiudere?

I settori colpiti duramente sono diversi, fare una stima di chi è a rischio chiusura ora penso sia impossibile. Ma posso dire che il dialogo con le associazioni di categoria è costante. Il Comune in tante situazioni non potrà intervenire direttamente, ma creare le condizioni per facilitarne la ripartenza, oltre a farsi portavoce delle diverse esigenze presso gli organi competenti. Questo è un preciso dovere dell’amministrazione nei confronti della comunità.

 Cosa ci dobbiamo aspettare il 3 maggio?

Spero si apra una fase in cui, gradualmente, ci verrà restituita (a piccoli passi) quella quotidianità che ci è stata tolta di colpo. Per questo serve grande responsabilità e prudenza da parte di tutti, fermo restando che su un tema come la salute parla la scienza. Spero davvero sia vicina una fase di rinascita dove ogni passo dona ulteriore forza e coraggio per quello successivo. Così è stato per la ricostruzione post sisma. Questi mesi ci hanno insegnato che quello che facciamo ha conseguenza sulla vita degli altri. Se oggi il personale sanitario negli ospedali è meno sotto pressione, è anche grazie ai comportamenti responsabili di ciascuno di noi. Mi auguro che questa sia una lezione che tutti terranno bene a mente anche in futuro.

 

LEGGI ANCHE, LE NOSTRE INTERVISTE AI ALTRI SINDACI

Il sindaco di San Possidonio: “Pesante contrazione da Coronavirus sulla nostra economia”

Coronavirus a Camposanto, la sindaca: “Serve chiarezza sulle norme, i cittadini chiedono lumi a noi”

Coronavirus a San Felice, il sindaco: “Se crisi economica sarà dura noi saremo pronti a fare interventi “politici”

Novi e il Coronavirus, il sindaco Diacci:”La nostra comunità ha già superato l’emergenza del sisma, siamo preparati. Ma il virus ci ha tolto il calore di stringerci”

Coronavirus a San Prospero, il sindaco Borghi: “Liquidità a fondo perduto per il commercio al dettaglio e il piccolo artigianato”

Coronavirus a Soliera, con Banco alimentare e incentivi ai negozi si fa fronte alla crisi – Intervista al sindaco

A Nonantola va forte il Telefono amico, piace la Fonoteca e ora i libri arriveranno a casa – Intervista alla sindaca Nannetti

Coronavirus a Medolla, il sindaco Calciolari:”Contiamo nel sostegno di Regione e Governo, ma insieme ce la faremo”

“Bravi i Mirandolesi, mi manca il contatto con loro”, intervista ad Alberto Greco

Finale e il Coronavirus, tra la scelta (solitaria) di sanificare le strade e le mascherine da distribuire- L’intervista al sindaco

 

Condividi su: