Dal primo luglio Ryanair torna a volare. Lo fa sapere la compagnia aerea irlandese annunciando il ripristino del 40% dei voli per quella data.
A passeggeri e all’equipaggio verrà inoltre misurata la temperatura. La compagnia low cost prevede di operare 1.000 voli al giorno per il 90% delle destinazioni servite prima della crisi sanitaria, a condizione che i governi abbiano revocato le restrizioni sui voli intra-europei entro quella data.
Ryanair ha spiegato inoltre che tutti i passeggeri dovranno compilare un modulo in cui verranno forniti dettagli sulla lunghezza del viaggio e su dove sarà previsto il soggiorno.
Informazioni che saranno poi fornite ai governi europei per monitorare le misure di isolamento.
Sarà raccomandato il check-in online, il download della carta d’imbarco sul cellulare e l’uso del solo bagaglio a mano.
Il vettore irlandese spiega di essersi ispirata per le nuove misure sanitarie alla sua esperienza in Asia, dove misurazioni della temperatura e l’uso delle maschere hanno dimostrato di essere efficaci nei voli a corto raggio.
D’altra parte, il distanziamento sociale in aeroporto e a bordo sarà semplicemente “incoraggiato quando possibile”, puntualizza la compagnia.
I servizi di bordo saranno inoltre ripensati con gli acquisti di bevande e snack possibili solo con carta di credito, mentre sarà vietato fare la fila per i servizi igienici.
“Dopo quattro mesi, è tempo che l’Europa voli di nuovo in modo da poter stare insieme con amici o familiari, consentire alle persone di tornare al lavoro e rilanciare il settore turistico, che offre milioni di posti di lavoro”, ha affermato Eddie Wison, direttore generale di Ryanair.
Per il trasporto aereo una ripresa del traffico è vitale, soprattutto con la stagione estiva alle porte, poiché la messa a terra degli aerei degli ultimi mesi sta minacciando la loro sopravvivenza.
Ryanair, che ha operato solo pochi voli al giorno da metà marzo, ha annunciato all’inizio di maggio la perdita di 3.000 posti di lavoro, unica condizione per “sopravvivere” al coronavirus.
Anche la maggior parte dei suoi concorrenti nel Regno Unito ha annunciato licenziamenti, da British Airways a Virgin Atlantic. (Fonte: Agi).