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I Liceali di Mirandola ai tempi del Covid – Il dono di una insospettabile saggezza adolescenziale

da | Mag 3, 2020 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

“I Liceali ai tempi del Covid – Il dono di una insospettabile saggezza adolescenziale”. Così si intitola l’intervista a più voci che ha raccolto Francesca Monari, esperta di risorse umane di Mirandola, tra alcuni studenti della Bassa.

 

  1. Qual era per voi il valore che mettevate al primo posto, prima del Covid-19 e qual è invece quello a cui date il primo posto ora?

Rispondono : Arianna, Elizabeth, Costanza, Nicole e Leonora

“Prima della quarantena, il valore che mettevamo al primo posto era l’amicizia, poi il valore educativo dello sport e non da meno quello sociale del volontariato. L’entrata in campo del Covid-19, ha incrinato l’equilibrio del nostro quotidiano e ci ha portate ad interfacciarci con un altro tipo di realtà, delimitata dalle mura di casa. Dapprima, la costante convivenza con la nostra famiglia non è stata semplice, ma a poco a poco, abbiamo riscoperto il piacere di trascorrere il tempo – concetto per noi divenuto più relativo che mai – insieme, cosa che prima non avveniva spesso a causa della vita frenetica. Questa, per noi, è stata davvero l’occasione per riscoprire quanto conta la famiglia e poter dire che ad essa oggi riconosciamo il valore principale”

 

2.Si può vivere in maniera costruttiva la mancata “libertà”? Come per esempio?

Risponde Agata : “Penso proprio di si. Durante questa quarantena ho cercato da subito di organizzarmi la giornata. Io per esempio ho imparato ad essere più paziente, mia mamma mi ha insegnato a fare ricette complicate e buonissime, ho imparato come si cambia una lampadina e anche a pitturare una stanza; come si dice, impara l’arte e mettila da parte! Credo che in ogni cosa brutta che ci succede, ci sia sempre un lato positivo”

3.La lezione che state imparando per il futuro qual è?

Rispondono Alice e Elizabeth:

“Per noi adolescenti, la situazione che stiamo vivendo e a cui ci siamo dovuti adattare è sicuramente estrema e ci ha fatto senza dubbio crescere. Ci ha insegnato a non dare mai nulla per scontato, perché nessuno sa cosa potrà accadere domani”

4.Come avete reagito ai cambiamenti derivanti dal nuovo modo di fare scuola?

Risponde Francesca: a parte un adattamento al nuovo metodo, che bene o male è stato assimilato da tutti, per alcuni in maniera più faticosa di altri, il problema di alcuni di noi è non avere un pc a disposizione, oppure dover utilizzare la connessione, connettendosi al cellulare di un genitore. Alcuni di noi riscontrano un po’ di difficoltà nel mantenere la concentrazione perchè a casa, appunto, le fonti di distrazione per chi magari non ha uno spazio tutto per sé, sono tante.

5.C’è qualcosa che vorreste dire ai vostri professori?

Risponde Mohamed: “Oltre che a ringraziarli… io ci provo… mi piacerebbe che ci dessero un po’ meno compiti da fare!”

6.Delusi o contenti della riapertura delle scuole, non ora, ma a settembre?

Rispondono Nicole e Leonora:  “Sappiamo tutti che riaprire a settembre è la scelta migliore, anche se la classe ci manca. Serve del tempo per pensare a delle soluzioni valide che ci tengano in sicurezza. Ci sentiamo anche di dire, che siamo la prima generazione a cui manca il proprio istituto.

 

7.Come la vorreste organizzata, la scuola al rientro?
Rispondono Elizabeth e Arianna:

“Ovviamente ci piacerebbe tanto che non cambiasse nulla, ma purtroppo sappiamo che non sarà possibile. Il distanziamento dei banchi… eh… questa sarà una cosa che segnerà molto noi studenti, in quanto non avere più un compagno di banco ci rattristerà.
La scuola sarà uno dei luoghi di incontro, che cambierà più di tutti.”

 

8.La prima parola che vi viene in mente se vi dico “sicurezza”
Risponde Agata :  La “sicurezza” per noi ha cambiato significato da un giorno all’altro. Fino a due mesi fa voleva dire usare dispositivi di sicurezza sul lavoro come elmetti, occhiali di protezione o scarpe antinfortunistiche mentre ora, sicurezza, vuol dire mantenere le distanze.

9.E per ultima una domanda scontata… Qual è la prima cosa che farete quando potrete uscire di nuovo?

Risponde Alice: Ci siamo posti questa domanda molte volte durante questa quarantena e spesso abbiamo cambiato idea. Dopo due mesi passati in isolamento, sentiamo certamente una gran voglia di rivedere tutte le persone a cui vogliamo bene, anche solo per un gelato insieme, ma allo stesso tempo proviamo una sorta di paura inconscia con la quale impareremo necessariamente a convivere.

 

Ringrazio:  Arianna, Elisabeth, Costanza, Nicole, Leonora, Agata, Alice, Francesca e Mohamed (3BP Liceo Giovanni Pico di Mirandola) per la bellezza e la spontaneità delle risposte genuine e sincera

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