Valeria Moscardino è la nuova Consigliera di parità effettiva della Provincia di Modena, mentre Laura Caputo è la nuova consigliera supplente. Entrambe sono state nominate di recente dal ministro del Lavoro, sulla base di una graduatoria individuata dalla Provincia tramite un bando pubblico.
La Consiglierà di parità si occupa di rilevare e contrastare le discriminazioni di genere e promuove le pari opportunità.
In questa fase di emergenza sanitaria, l’attività di consulenza, supporto e indirizzo in materia antidiscriminatoria, si svolge telefonicamente, oppure tramite posta elettronica.
E’ possibile contattare la segreteria chiamando il numero 059 209355, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 11, oppure tramite mail (consiglieraparita@provincia.modena.it).
Valeria Moscardino, 42 anni, laureata in Giurisprudenza, con successiva specializzazione nella gestione delle risorse umane, tecniche dei rapporti industriali e sindacali, è attualmente responsabile del Team 1 vigilanza ordinaria all’Ispettorato del lavoro di Parma e Reggio Emilia; è esperta di problematiche relative al lavoro femminile, tutela della maternità e paternità sul lavoro, discriminazioni e ottica di genere nel mondo del lavoro.
Laura Caputo, 40 anni, avvocato, specializzata in diritto del lavoro, di famiglia e del consumo, collabora con diverse associazioni femminili e sindacati modenesi sui temi legati alle discriminazioni di genere sul lavoro e ha partecipato a diversi incontri nelle scuole sui temi dell’eguaglianza e seminari sui luoghi di lavoro su mobbing e discriminazioni, in collaborazione con l’associazione “Donne e giustizia” e il sindacato Cgil.
Moscardino e Caputo sostituiscono rispettivamente Barbara Maiani e Giovanna Zanolini, che hanno ricoperto l’incarico per due mandati, e rimarranno in carica fino al 2024.
La Consiglierà di parità ha il compito di rilevare le situazioni di squilibrio di genere, in collaborazione con gli Ispettorati territoriali del lavoro; promuove progetti e politiche di pari opportunità e vigila sul rispetto della normativa sulla rappresentanza di genere; resta in carica quattro anni, rinnovabili una sola volta.
Come sottolinea Maurizia Rebecchi, consigliera provinciale con delega alle Pari opportunità, «questa figura, prevista dalla legge, promuove le pari opportunità con un ruolo di pubblico ufficiale che può segnalare all’autorità giudiziaria i casi di discriminazione ed eventuali reati di cui viene a conoscenza; svolge anche una funzione di garanzia contro le discriminazioni nell’accesso al lavoro e nelle progressione di carriera, problemi più che mai attuali anche nella nostra realtà».
Alla Consigliera di parità si possono rivolgere i cittadini che ritengono di aver subito una discriminazione di genere nell’accesso lavoro o nello sviluppo di carriera, nella retribuzione o al rientro dai periodi di congedo per maternità, per paternità o congedo parentale.
Il servizio offre anche una consulenza sulla normativa sulla tutela della maternità, sugli strumenti di conciliazione e contrattuali.
Possono rivolgersi al servizio anche i sindacati, per segnalare casi di discriminazione di genere, oppure per collaborare a progetti di promozione delle pari opportunità, e gli enti pubblici e le aziende al fine di ricevere un consulenza per promuovere azioni positive.