Con la chiusura forzata di grossisti, vivai e piccoli negozi – violando in questo modo il diritto al lavoro – la categoria è stata fortemente penalizzata. Solo dopo una strenua battaglia sindacale è stata ottenuta la riapertura delle attività, ma senza registrare le vendite auspicate perché clienti e acquirenti erano “chiusi in casa” per i provvedimenti restrittivi. Ora si avvicina la festa della mamma e, dopo il lockdown di febbraio, marzo e aprile a causa della sospensione della vendita di piante fiori, l’auspicio di Assofioristi Confesercenti Modena è che con questa ricorrenza possa esserci un ritorno alla normalità, dopo la Babele istituzionale generata dai vari provvedimenti, tra Decreti della Presidenza del Consiglio e Ordinanze Regionali.
Alla forte depressione economica del settore hanno contribuito tutte le vendite perse collegate a importanti ricorrenze in un periodo dell’anno che ha sempre fatto registrare le migliori performance di vendita annuali, con le festività dell’8 e 19 marzo, pasquali, il 25 aprile e il 1 maggio. Inoltre sono tutt’ora annullate le cerimonie religiose, mentre solo dal 4 maggio sono consentiti i funerali in forma ridotta: tutto ciò si traduce in un enorme danno per il settore. Milioni di fiori sono andati al macero e, con essi, milioni di euro di un settore economico molto importante per il sistema Italia: “Oggi queste imprese – dichiara Assofioristi Confesercenti Modena – chiedono e hanno bisogno più che mai di liquidità, che non arriva, e di finanziamenti a fondo perduto. Vanno decise, con assoluta urgenza, misure dedicate al settore florovivaistico, vero e proprio gioiello del Made in Italy”.
L’invito di Assofioristi Confesercenti Modena è poi che le Amministrazioni Locali e gli organi preposti intensifichino i controlli sul territorio provinciale contro la vendita abusiva di fiore e pianti, a tutela dell’attività degli operatori commerciali regolari, già duramente colpiti e penalizzati dai provvedimenti di sospensione della vendita causa emergenza Covid 19.
“Chiediamo alle autorità competenti maggiori controlli contro i venditori abusivi di fiori – prosegue Assofioristi Confesercenti – che penalizzano ulteriormente le attività di commercio al dettaglio regolari, già messe a dura prova prima dell’emergenza sanitaria, ma che hanno agito in maniera responsabile, nel rispetto delle direttive del Governo e della Regione. Chiediamo e ribadiamo altresì che vengano attuate politiche anche a sostegno dal comparto florovivaistico. Facciamo poi nostre le parole del Ministro delle Politiche Agricole, Bellanova: portare fiori e piante nelle nostre case, sui nostri balconi, nei nostri giardini può essere un modo per regalarci un po’ di bellezza in queste giornate passate a casa, aiutando nel contempo un settore che è realmente in crisi”.