MIRANDOLA – È stata necessaria la Polizia Locale, la mattina del maggio, per smobilitare un presidio irregolare di nomadi nei pressi del cimitero di Mirandola. L’intervento condotto dall’Ispettore Emanuela Ragazzi, col coordinamento del Comandante della Polizia Locale dell’UCMAN Gianni Doni, ha posto termine ad una situazione che correva il rischio di degenerare, se fosse proseguita, in un campo abusivo di ampie dimensioni.
Non erano di certo passati inosservati gli individui che qualche mese fa, con un paio di roulotte ed altre attrezzature si erano accampati nel parcheggio adiacente al cimitero del capoluogo. Un tipo di insediamento illegale che, anche a seguito delle segnalazioni pervenute in Municipio, da parte dei cittadini, veniva prontamente e quotidianamente monitorato dall’Amministrazione comunale al fine di evitare situazioni di degrado.
Nella mattinata, il Sindaco di Mirandola Alberto Greco, coadiuvato dall’Assessore con delega alla Sicurezza Giuseppe Forte hanno dato mandato alla Polizia Locale affinché provvedesse al ripristino dell’area, in ottemperanza a quanto indicato dalle disposizioni comunali in merito.
Dopo gli accertamenti di rito in cui è stato rilevato – secondo quanto stabilito dal Codice della Strada – la sosta irregolare oltre all’assenza di assicurazione dei mezzi, gli agenti intervenuti, hanno provveduto a fare rimuovere i veicoli e le roulotte presenti mediante l’impiego di un carroattrezzi. Ripristinando in questo modo una situazione di decoro nella zona.
“La professionalità e le modalità con cui l’ispettore Ragazzi ha portato a termine l’operazione, ha evitato prese di posizioni o rimostranze da parte dei presenti. E’ stato un contesto delicato quello in cui ci siamo dovuti muovere – ha spiegato il comandante Doni – Si è provveduto a comunicare ai presenti che proseguire nell’occupazione di suolo pubblico avrebbe comportato ulteriori sanzioni oltre a conseguenze di tipo penale. Fortunatamente non si sono registrate tensioni e quindi si è potuto procedere allo sgombero. L’intervento non poteva essere rimandato per la semplice ragione che la situazione era in via di peggioramento. Al fine quindi di evitare un eventuale ampliamento del campo abusivo con l’arrivo di nuovi mezzi ed i conseguenti problemi anche di sicurezza, si è provveduto alla rimozione ed al ripristino dell’area.”