MIRANDOLA – “Ora è necessario fare squadra, dato che in prospettiva aumenterà l’attenzione alla sanità pubblica e del privato e per questo tutti devono farsi trovare pronti, investendo oggi in ricerca ed innovazione”: il coordinatore Pd dell’Area Nord Simone Silvestri e i segretari dei Circoli Pd dell’Area Nord lanciano l’idea che il sistema pubblico e privato del biomedicale lavori in coordinamento per costruire un hub europeo sulla ricerca biomedicale. Ecco la loro nota comune:
“Aspettare ed arrendersi non sono verbi d’uso nella Bassa modenese. Se qualcosa ci ha insegnato il sisma è proprio questo. Il nostro territorio e le nostre imprese hanno, giocoforza, maturato esperienza di momenti complicati come quello che stiamo vivendo: a distanza di otto anni, la ricostruzione post-sisma ha significato più occupati ed export, con un incremento del PIL superiore a quello registrato a livello regionale. Quale la ricetta, quindi? Le comunità colpite dal terremoto non hanno mai sospeso i processi di innovazione e sviluppo sul territorio. Ora, nella lotta al Covid-19, siamo nella Fase 2, quella della ripartenza e le aziende si trovano di fronte a decisioni particolarmente sfidanti: bisogna garantire continuità al business preservando al tempo stesso la salute e la sicurezza delle persone. In questo momento, soprattutto il consolidamento ed il rilancio del distretto del Biomedicale permetterà ancora una volta il raggiungimento di una massa critica in termini di aziende, ricercatori, enti, istituzioni in grado di favorire la realizzazione di una strategia per competere con successo e offrire opportunità di crescita dell’occupazione. Per questo è necessario fare squadra, dato che in prospettiva aumenterà l’attenzione alla sanità pubblica e del privato e per questo tutti devono farsi trovare pronti, investendo oggi in ricerca ed innovazione. Sarà essenziale inoltre sostenere la nascita e lo sviluppo di start–up innovative, che assicurino sostenibilità al sistema produttivo territoriale. Forti dell’esperienza maturata sul campo nell’emergenza del coronavirus, il Tecnopolo Mario Veronesi insieme alla collaborazione con Democenter, costituiscono una vera opportunità su cui incardinare una rafforzata azione di ricerca e d’innovazione a supporto e in cooperazione con la Sanità Regionale e dell’Area nord, verso la costituzione di un hub europeo sulla ricerca biomedicale”.