A causa dell’emergenza Coronavirus i Centri Socio Riabilitativi Diurni e i Laboratori per persone disabili sono chiusi dal 17 marzo in tutta Italia e solo dal 27 maggio sono state pubblicate le Linee Guida regionali per la loro riapertura. L’Amministrazione Comunale di Nonantola, dopo l’incontro preventivo in assemblee dei Servizi Sociali con le famiglie per specificare le modalità, ha previsto la ripresa delle attività da venerdì 19 giugno.
Siamo ben consapevoli delle difficoltà – spiega in una nota il vice sindaco Gian Luca Taccini – e del disagio che i ragazzi frequentanti il centro, e le loro famiglie, si sono trovati ad affrontare in questo periodo delicato. Tuttavia in questi mesi di emergenza sanitaria non si sono mai fermati i contatti tra loro e le assistenti sociali e gli operatori dei Centri che si sono avvalsi di telefonate, di incontri a distanza o, nei casi più gravi per i quali si è valutata la necessità, di interventi individuali domiciliari.
La volontà di riaprire al più presto, però – prosegue Taccini – non poteva scontrarsi con l’esigenza di farlo in sicurezza da un punto di vista igienico-sanitario, in primis per gli utenti e gli operatori. Per riaprire Centri e Servizi è indispensabile ripensare e riprogettare completamente le strutture attuando tutti i protocolli necessari. Citando le Linee Guida della Regione “per assicurare il distanziamento fisico, ciascun Centro dovrà individuare nuove modalità di frequenza, suddividendo gli utenti in piccoli gruppi (massimo 5 persone), che frequenteranno il servizio su turni giornalieri (mattina e/o pomeriggio) e/o in giorni alternati di frequenza su base settimanale; andrà assicurata a tutti gli utenti la frequenza del servizio”. Per fare ciò l’apertura è stata estesa anche al sabato mattina. Le famiglie saranno necessariamente coinvolte poiché come prevede la Regione “per ogni utente dovrà essere formulato, in accordo con le famiglie, un progetto personalizzato che, oltre alla frequenza parziale del centro, potrà prevedere anche ulteriori interventi, a distanza o domiciliari”.
Come Comune – conclude il vice sindaco – continueremo a differenziare gli interventi, nell’ottica della personalizzazione e maggiore fruizione dei servizi per ogni persona disabile. Inoltre in questo ultimo periodo l’Amministrazione si è resa disponibile, congiuntamente ad alcune associazioni di volontariato, a creare un’opportunità di fruizione dei parchi da parte di un’associazione che si occupa di attività socio-ricreative per bambini e ragazzi disabili.
Da parte dell’Amministrazione e dei Servizi Sociali, infine, c’è la piena disponibilità a incontrare e confrontarsi sulle singole situazioni di disagio createsi in questo periodo emergenziale.