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Contrasto al Coronavirus: scende in campo anche TPM – Fondazione Democenter-Sipe di Mirandola

da | Giu 10, 2020 | Mirandola | 0 commenti

Le iniziative progettuali si aggiungono alle 30 già finanziate con un contributo di 3,1 milioni. Impegnati nei progetti i centri dipartimentali di Unibo (Forlì, Cesena, Ravenna e Bologna) e Unimore, Cnr – Imamoter di Ferrara, Redox di Reggio Emilia e TPM – Fondazione Democenter-Sipe di Mirandola (Mo). Gli assessori regionali Colla e Salomoni: “Un nuovo incentivo regionale per la ripartenza della nostra economia che promuove nuove tecnologie e nuove soluzioni”

Sistemi di intelligenza artificiale per il distanziamento sociale in spazi aperti a supporto della Polizia municipale, per il trasporto pubblico ma anche per il calcolo in tempo reale delle distanze interpersonali e del livello dinamico del rischio di contagio in luoghi pubblici e di lavoro. Trattamenti al plasma freddo atmosferico per la decontaminazione di superfici di alimenti e materiali e oggetti a contatto con gli alimenti, una tecnologia innovativa per la produzione flessibile di mascherine classe FFP3 con potenziata attività antivirale e antibatterica.

Sono, in sintesi, alcune delle soluzioni su cui lavoreranno i 12 laboratori della Rete regionale Alta Tecnologia, finanziati dalla Regione con quasi 1,9 milioni di euro per la realizzazione di progetti di ricerca e innovazione per lo sviluppo di soluzioni di contrasto dell’epidemia da Covid-19. I progetti ammessi a contributo, per un valore totale di 2 milioni e 358 mila euro, dovranno concludersi entro 6 mesi dall’approvazione del finanziamento.

Queste iniziative progettuali si vanno ad aggiungere alle 30 già ammesse a finanziamento la scorsa settimana, con un contributo di 3,1 milioni di euro. Delle dodici iniziative, 9 sono state presentate da centri dipartimentali dell’Università di Bologna e 4 dall’Università di Modena e Reggio Emilia, da CNR – IMAMOTER di Ferrara, da REDOX di Reggio nell’Emilia e dal TPM – Fondazione Democenter-Sipe di Mirandola (Mo).

“Un nuovo incentivo regionale per la ripartenza della nostra economia che promuove nuove tecnologie e nuove soluzioni. Dopo le imprese e le start up, questa seconda call ha coinvolto- dichiarano gli assessori regionali Vincenzo Colla (Sviluppo economico) e Paola Salomoni (Università e ricerca)- i laboratori di ricerca della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna. I punteggi molto alti ottenuti dai progetti dimostrano l’alta qualità del nostro sistema dell’innovazione, di cui il pubblico rappresenta una parte importante. Prosegue dunque l’impegno della Regione per sostenere la ripresa economica, puntando in particolare sullo sviluppo sperimentale e la ricerca di nuove soluzioni tecnologiche, creando lavoro di qualità attraverso lo sviluppo dell’ecosistema regionale dell’innovazione. Le soluzioni proposte saranno peraltro mostrate nel corso di R2B, la fiera della ricerca e dell’innovazione che si terrà online da domani al 12 giugno”.

Complessivamente sono stati presentati 198 progetti nelle tre call del bando regionale: 153 da imprese e 45 da laboratori della Rete regionale Alta Tecnologia.

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