Scongiurare il depotenziamento dell’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola, in provincia di Modena, anche a seguito del trasferimento dei reparti di cardiologia e ortopedia all’ospedale di Carpi durante l’emergenza Covid. Lo chiede un’interpellanza in Aula di Giulia Gibertoni del gruppo Misto, che domanda alla Giunta di salvaguardare i reparti del nosocomio della bassa modenese e di potenziare la struttura per riportarla agli standard precedenti al sisma del 2012. “La Regione deve rivedere le proprie posizioni potenziando il Santa Maria Bianca – ha sottolineato Gibertoni – riconoscendo l’importanza di questo ospedale, per i cittadini dell’Unione dei Comuni dell’Area Nord, e rafforzando la struttura ospedaliera con nuovi posti letto.”
“Abbiamo seguito una strategia di rete”, ha risposto l’assessore Raffaele Donini, che ha spiegato come i reparti di ortopedia e cardiologia degli ospedali di Mirandola e Carpi siano stati accorpati in fase di emergenza anche perché si era verificato un calo dei pazienti del 50 per cento. “Carpi è stata scelta come struttura Covid-free per tutta l’area nord in modo da mantenere gli standard di qualità necessari, anche perché l’ospedale di Mirandola è per certi versi obsoleto e non sicuro per ospitare pazienti negativi al coronavirus.”
“La preoccupazione rimane – replica Gibertoni – e l’ospedale deve essere potenziato. Non si deve dare ai cittadini la sensazione che ci siano territori di serie A e di serie B, territori su cui si investe e altri da depotenziare.”