MODENA – La copisteria DUPLIKAMENTE di Modena ha donato un pannello fotografico alla Terapia Intensiva dell’Ospedale Civile, diretta dalla dottoressa Elisabetta Bertellini. Il pannello, che ritrae, il personale medico e infermieristico del reparto, è stato consegnato nei giorni scorsi e verrà installato nella sala di aspetto del reparto.
“Questo progetto fotografico – spiega la dottoressa Elisabetta Bertellini – è nato con l’idea di mostrare ciò che i pazienti hanno visto durante la loro lunga e difficile degenza in terapia intensiva, mettendoci dalla parte di chi guarda ed è costretto in un letto. Per questo motivo abbiamo deciso di raccogliere le immagini dei nostri volti mascherati, in grado di comunicare soltanto con lo sguardo, volti che sorridono con gli occhi. Uno ad uno, infermieri, medici, OSS e personale addetto alla sanificazione, hanno donato il loro tempo per farsi fotografare, alla fine di un turno stancante, senza mai perdere la voglia di sorridere. Abbiamo deciso di mostrarci così come i nostri pazienti ci hanno conosciuti, nascosti da una maschera, che però non ci ha impedito di lavorare insieme, stare vicini l’uno con l’altro e supportare proprio chi, durante un periodo così difficile della vita come può essere questa grave patologia, è costretto a stare solo, lontano dagli affetti più cari”.
Il personale ha scelto di essere rappresentato in bianco e nero, senza distinzione di ruoli né nomi, perché ognuno ha contribuito al percorso di cura dei pazienti, lavorando fianco a fianco ogni giorno, insieme, in un periodo così difficile sia per l’ambito sanitario che socioculturale. Grazie all’aiuto di un infermiere e di un medico per la raccolta del materiale fotografico, e alla generosa donazione della copisteria Duplikamente di Modena, è stato realizzato questo poster ora affisso nella sala d’attesa della Terapia Intensiva, come memoria storica del lavoro dei sanitari e omaggio a quei pazienti che purtroppo non ce l’hanno fatta.
“Abbiamo deciso di donare questo pannello, raffigurante una minima parte del personale che ha contribuito ad alleviare e a contenere le sofferenze e le perdite dovute all’immane tragedia del Covid-19, non solo per un gesto di doverosa gratitudine e riconoscenza ma anche, ma soprattutto, perché nella nostra attività abbiamo visto crescere e formarsi, anno dopo anno, i medici e gli infermieri che, da studenti, abbiamo avuto come clienti e con loro abbiamo condiviso il loro percorso di formazione umana e professionale, vedendoli crescere mese dopo mese, anno dopo anno, fino al giorno dell’agognata laurea” – ha spiegato il titolare Christian Guizzardi che ha aggiunto: Con tanti di loro abbiamo continuato ad avere rapporti di amicizia e sempre da loro abbiamo appreso i sacrifici e apprezzato l’abnegazione con cui hanno affrontato una sfida inimmaginabile, costellata da tanto lavoro, tanta fatica e, purtroppo, molto spesso anche da lacrime dovute alle tante, troppe perdite che sono scivolate tra le loro mani. Purtroppo, non potendo essere presente lí con voi, ho voluto farvi consegnare questo piccolo gesto da una associazione che anch’essa ha condiviso l’esperienza con gli eroi silenziosi del nostro tempo e a cui sono strettamente legato: il comitato di Modena della Croce Rossa Italiana. Anche a loro, i volontari della CRI, insieme ai medici, agli infermieri, ai tecnici e a tutto il personale dell’ospedale di Baggiovara, va tutto il nostro ringraziamento e l’ammirazione di chi, troppo spesso, ritiene scontato il loro insostituibile lavoro”.