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Mirandola: venerdì 19 giugno convegno online su “Mirandolarcheologica”

da | Giu 18, 2020 | Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA – “Un ritrovamento di sicura importanza, da cui si staglia una grande opportunità di valorizzazione per Mirandola e il territorio.” Questa la riflessione del Sindaco di Mirandola Alberto Greco, dopo i rinvenimenti emersi nei giorni scorsi, dal cantiere per la posa della rete di teleriscaldamento in città, in via Circonvallazione a ridosso del castello. Durante le operazioni di scavo infatti sono venute alla luce alcune strutture murarie probabilmente riferibili a fortificazioni tardomedievali o rinascimentali.

Ritrovamenti che saranno al centro del nuovo appuntamento di “A tu per tu con…”, la rassegna di convegni online sulla pagina della Facebook della biblioteca Comunale “E. Garin”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Mirandola biblioteca “E. Garin”. L’incontro dal titolo “Mirandolarcheologica” che si terrà venerdì 19 giugno 2020 alle ore 18.30 vedrà la partecipazione di: Arch. Letizia Budri, Assessore alla Qualità urbana, Ricostruzione e Sviluppo sostenibile del Comune di Mirandola; Dott.ssa Cristina Ambrosini, Sopraintendente Archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena Reggio Emilia e Ferrara; Dott.ssa Cinzia Cavallari, Funzionario archeologo competente territorialmente su Modena e sui Comuni della Bassa Modenese, Dott. Alberto Monti, Archeologo specialista di archeologia territoriale. A moderare l’incontro sarà il giornalista saggista Guido Zaccarelli.

“La zona in cui è stata fatta la scoperta – Spiega l’Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Mirandola, Letizia Budri si trova sul fronte settentrionale di Piazza Costituente, all’estremità nord-orientale di quella che per secoli è stata una porzione di città fortificata all’interno della città stessa, castrum prima e cittadella del castello poi. In un punto che si potrebbe definire di “snodo” tra due sistemi difensivi: quello del castello Pico e quello della città che a partire dalla seconda metà del ‘500 si articolò in una cinta muraria poligonale, vera e propria stella a otto punte, che conferì a Mirandola l’immagine di fortezza. I lavori di scavo per la posa del teleriscaldamento – precisa Budri – erano stati sospesi dalla Soprintendenza il 27 maggio scorso. L’intervento è stato quindi sottoposto ad assistenza archeologica e le analisi condotte in corso d’opera hanno portato a una relazione ulteriormente trasmessa all’Autorità preposta alla tutela del bene (S.A.B.A.P.) che, notificate le necessarie prescrizioni, ha consentito la prosecuzione dei lavori. Le strutture emerse e questo lo voglio sottolineare, sono state protette da uno strato geotessile e ulteriormente separate dal riempimento da un ulteriore strato di sabbia, che in futuro potrà consentirne il rinvenimento. Non si tratta di una rinuncia al ritrovamento sia chiaro – precisa l’Assessore – bensì di un’occasione da cui l’Amministrazione e Aimag intendono partire per un progetto ben più ampio. L’obiettivo dunque è quello di coordinare un’attività di studio, ricerca e indagine che, attraverso il contributo di varie competenze, da quella storica a quella archeologica, possa guidare la progettazione del Piano Organico, al fine di valorizzare eventuali futuri ritrovamenti e interpretare gli elementi salienti del sistema difensivo che interessò quest’area.”

 

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