MIRANDOLA, FINALE, SAN FELICE, CONCORDIA, CAMPOSANTO, CAVEZZO, SAN PROSPERO, MEDOLLA, SAN POSSIDONIO – Il segretario del Circolo Pd di San Felice Nicolò Guicciardi e il capogruppo Pd di Finale Emilia Andrea Ratti invitano i sindaci Goldoni e Palazzi, contrari alla disgregazione dell’Unione dei Comuni dell’Area Nord, a provare a far riflettere il sindaco di Mirandola Greco e l’onorevole Golinelli, promotori dell’uscita di Mirandola dall’Unione. Ecco la loro nota comune:
“I centrodestra sanfeliciani e finalesi chiamino l’onorevole Golinelli e il presidente Greco alle proprie responsabilità. Il sindaco Goldoni di San Felice e il sindaco Palazzi di Finale Emilia e tutte le forze politiche che li sostengono abbandonino fioretto e guanti di velluto!
Devono chiedere con forza al sindaco di Mirandola Greco e al deputato della Repubblica Golinelli di fermarsi a riflettere. Come i sindaci sanno bene, c’è da salvaguardare l’interesse di tutte le comunità di questo territorio, Mirandola compresa. C’è da confrontarsi con l’emergenza sanitaria e si deve portare a completamento la ricostruzione post terremoti del 2012. Un grande impegno che non permette tentennamenti e perdite di tempo. Come sanno bene Goldoni e Palazzi il processo che conseguirà alla decisione di Mirandola di uscire dall’Unione durerà anni, tra litigi, accuse e ripicche varie. Non solo non se ne sentiva il bisogno, ma rappresenta un’offesa all’impegno di queste comunità che tanto hanno fatto per correre nella ricostruzione post terremoto. I sindaci di San Felice e Finale Emilia sanno bene che non è questione di libertà o sovranità del singolo Comune: è questione di rispettare e mantenere gli impegni presi con i cittadini in campagna elettorale. Si era promesso il miglioramento dell’Unione. I rappresentanti del centrodestra hanno presenziato insieme sui vari palchi della Bassa garantendo un grande investimento su questi territori. Con trasparenza, informazione, discussione, dibattito. Non solo su Mirandola. Perchè tutti i cittadini devono essere di serie A. Mentre con Mirandolexit rischiamo di trovarci cittadini di serie B, C e D. E tutto ciò per una scelta sbagliata ed egoistica portata avanti dalla Lega di Mirandola”.