“Ora Mirandola non sarà più il bancomat della Bassa”. E’ questo il commento di Marian Lugli, esponente mirandolese di Fratelli d’Italia, alla prima approvazione del Consiglio comunale al piano di uscita dall’Unione Comuni Area Nord.
Racconta Lugli che nella sua dichiarazione di voto – favorevole alla Mirandolexit – “ho detto siamo stati eletti per il cambiamento e ho detto che il bancomat delle marchette elettorali dei Comuni del Pd si spegnerà il 29 giugno”, quando ci sarà l’ultimo voto sul progetto.
Ora, fa sapere Lugli, “Con la nostra fuori uscita di Mirandola potremmo iniziare a governare il capoluogo e le frazioni e attuare il nostro programma elettorale: ad esempio le ciclabili sul Mazzone, la sorveglianza, la sicurezza, i giovani, il centro più vivo, i contributi per i centri estivi, lo smantellamento del campo rom”
Aggiunge l’esponente del partito di Giorgia Meloni che la mozione che conteneva la sua proposta suoi servizi e quella di non aumentare la tasse dei mirandolesi dopo l’uscita dal Ucman è passata solo con i voti della maggioranza, visto che le minoranze hanno votato contro. “Incredibili”, è il commento.