Mirandolexit, prima fumata nera in Consiglio comunale. Si vota di nuovo il 22 giugno. Il progetto di uscita dall’Unione Comuni Area Nord da parte del Comune di Mirandola lunedì è stato affrontato dal Consiglio comunale, dove la Lega ha chiesto il voto. Ma l’iter prevede che per questo tipo di votazione al primo incontro siano necessari due terzi dei consiglieri. L’opposizione è stata compatta (i 6 di Pd, Cinque Stelle e lista civica), e i 10 consiglieri del centrodestra non sono stati sufficienti per arrivare ai due terzi. Mirandolexit rimandata alla prossima votazione, quando sarà sufficiente la maggioranza assoluta dei votanti. E quella, la Lega ce l’ha senza problemi. Appuntamento dunque al 22 giugno e poi per la seconda votazione al 29 giugno.
La Lega va avanti come un treno su questa decisione che ha lasciato spiazzati alleati mirandolesi e colleghi sindaci di centrodestra per la velocità con cui è stata messa in campo. Non esiste uno studio economico di fattibilità, non si sa come saranno impostati i rapporti con gli altri Comuni abbandonati, se si realizzerà un asse prediletto con Finale e San Felice, gli altri due comuni leghisti dell’Unione Area Nord. L’unica certezza è il no.
Intanto, il sindaco Alberto Greco resta presidente dell’Unione, almeno fino a luglio, qundo il suo incarico decade. In Consiglio Greco ha fatto una dura reprimenda contro l’Unione, vista come un meccanismo ingovernabile in cui Mirandola ha solo che da perdere.