MIRANDOLA – “Serve un referendum consultivo, i cittadini devono esprimersi”. Giorgio Siena, Consigliere comunale e UCMAN della Lista Civica Più Mirandola, ha commentato la scelta del sindaco di Mirandola Alberto Greco di avviare il percorso di uscita dall’Unione Comuni Area Nord attraverso la propria pagina ufficiale. Riportiamo in forma integrale il suo intervento:
Si chiama “Recesso del Comune di Mirandola dalla Unione dei Comuni dell’Area Nord”. Con questa delibera Mirandola va da sola.
Nel pieno di una crisi di portata mondiale e di fronte al sovrapporsi di due ricostruzioni: quella rimasta dopo il sisma 2012 e quella nuova legata alla crisi economica della emergenza sanitaria, Mirandola, che era guida indiscussa della Unione dei Comuni, si isola politicamente dal territorio e dalla Regione.
Quali sono i motivi?
Se non vi sarà uno studio, per ora fantomatico, sul rapporto costi/benefici, in grado di dimostrare con i numeri che non c’era un vantaggio (né reale, né potenziale), le ragioni evidenti sono queste:
a) L’anima sovranista (e l’anima nera) della giunta vede nelle Unioni esattamente la riproduzione dell’Europa. Solo che, a differenza dell’Europa, Mirandola nella Unione aveva un ruolo indiscusso di guida.
b) La mancanza di stile istituzionale nel dialogo che in politica porta posizioni diverse sul piano ideologico a confrontarsi, anche per dovere verso tutti i cittadini. Per la prima volta l’Unione era politicamente non omogenea. Il confronto fra diversi è difficile e faticoso ma a volte rende più forti e riduce le possibilità di errore: è il valore della democrazia. Una occasione persa.
c) Ha pesato l’assenza di progetto. Senza un progetto di governo e di miglioramento della Unione si andava alla paralisi. Gli altri comuni potranno mantenere un nuova Unione a 8 comuni diventando interlocutore diretto della Regione. Mirandola isolata e impoverita.
d) Infine il ruolo del presidente Alberto Greco. Sei mesi per essere eletto presidente e sei mesi per non farlo. L’abbiamo tutti votato dandogli la massima fiducia. E’ mancata la consapevolezza del ruolo e la capacità di assumerlo mantenendo fede agli impegni. Greco è stato il convitato di pietra di ogni occasione, non ha mai parlato. L’abbiamo visto sbuffare, mugugnare, al massimo bofonchiare. Tutte le idee sono utili ma non averne e farla pagare ai cittadini è da incoscienti.
Tutte le motivazioni addotte: una delega che già era sua, distribuzione del bonus, avvio dei centri estivi … ordinaria amministrazione che diventa strumentalmente casus belli. Davvero una cosa poco seria!
I cittadini che volevano “Prima Mirandola” si ritroveranno con “Povera Mirandola”.
Nelle elezioni di un anno fa la Lega non aveva nel programma l’uscita dalla Unione. Saranno i fatti a dimostrare l’errore grave che sarà pagato da tutti.
Prepareremo nel corso della legislatura un referendum consultivo e chiameremo i cittadini a esprimersi.
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