In questi giorni, sono letteralmente presi d’assalto i centralini delle Camere del lavoro della provincia di Modena. Nelle prime due settimane dopo l’apertura del lockdown, dal 18 maggio al 1° giugno, sono infatti arrivate 100.000 telefonate nelle varie Camere del Lavoro della provincia, dirette anche a Caaf, Federconsumatori e Sunia.
Ancora oggi si registrano circa 10.000 chiamate al giorno, e nonostante l’impegno di tutti gli operatori disponibili, non è materialmente possibile rispondere a tutti.
Questo intenso flusso di chiamate è, da un lato, frutto dell’accesso nelle sedi della Cgil solo su appuntamento, modalità necessaria per garantire la sicurezza degli utenti e degli operatori, ma denota soprattutto il grande bisogno dei servizi di tutela e assistenza sulle materie più diverse, pensioni, sanatoria immigrati, servizi fiscali, compilazione Isee, dichiarazione dei redditi, vertenze legali, bonus, affitti, risposte ai consumatori, ecc… che la Cgil di Modena è sempre riuscita a garantire ad un altissimo numero di persone.
La Cgil è senza dubbio un punto di riferimento importante per i modenesi nelle loro esigenze e rispetto ai bisogni di tutela individuale e collettiva, enormemente aumentati per effetto della crisi sanitaria legata al coronavirus, assicurando tutti quei servizi che oggi il solo sistema pubblico non riesce a garantire.
Per tutti coloro che al primo tentativo non riescono ad avere risposta, consigliamo di riprovare, anche in orari diversi, ed in particolare al pomeriggio dove l’afflusso di telefonate è leggermente minore, e di telefonare più avanti per esigenze differibili e non urgenti.
Sono comunque possibili anche altre forme di comunicazione, quali ad esempio gli indirizzi di posta elettronica reperibili sul sito www.cgilmodena.it dove si trovano tutti i numeri telefonici di riferimento. La Cgil sta facendo quanto possibile per garantire risposte a tutti, lavoratori, pensionati e cittadini.