SAN FELICE SUL PANARO – In merito all’argomento caldi del futuro dell’unione dei Comuni della Bassa, è intervenuto anche il sindaco di San Felice sul Panaro Michele Goldoni: riportiamo in forma integrale le sue dichiarazioni.
«In questo momento in cui si sta discutendo del futuro dell’Unione dei Comuni, mi sento di rivolgere un accorato appello a tutte le forze politiche. Fermiamoci un attimo e valutiamo con attenzione quali sarebbero le conseguenze per il nostro territorio di una eventuale uscita del Comune di Mirandola. Che l’Unione non sia una macchina perfetta lo sappiamo da tempo e lo abbiamo già detto. É un ente pensato e nato come monocolore politico, mentre adesso non lo è più, e questo ha reso necessaria la ricerca, non sempre agevole, di nuovi equilibri. Si tratta poi di una struttura sovracomunale che a volte ha finito con l’appesantire le procedure, rimasta sempre in mezzo al guado, che andrebbe senza dubbio ripensata. Ma in un momento di difficoltà come l’attuale, quando c’è ancora più bisogno di fare “massa critica” nelle sedi che contano, l’Area Nord non può presentarsi divisa, indebolendosi, perché può sembrare ovvio, ma l’unione fa la forza.
Chiedo quindi agli amici di Mirandola, pur nel pieno rispetto delle altrui scelte, di valutare con grande attenzione quali sarebbero le conseguenze di una uscita così repentina dall’Unione del Comune di Mirandola, proprio nel periodo complicatissimo che stiamo vivendo. Non credo che cittadini e imprese dell’Area Nord lo capirebbero. Ci attendono “battaglie” comuni, prime fra tutte quella per il potenziamento dell’ospedale di Mirandola, e sarebbe profondamente sbagliato presentarsi in ordine sparso, senza più la regia dell’Unione. Abbiamo bisogno quindi di sederci tutti intorno a un tavolo per avviare una riflessione più serena e meditata sull’Unione e sul suo futuro».
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