«Le linee guida del ministero per garantire a scuola tutte le misure di prevenzione dal punto di vista sanitario, in vista del prossimo anno scolastico, sono insufficienti e poco chiare, mettono in grande difficoltà gli enti locali, ma soprattutto i dirigenti scolastici, e non forniscono le indicazioni indispensabili per avviare le lezioni in sicurezza».
Lo afferma Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, a proposito delle indicazioni del ministero dell’Istruzione sulle regole e i provvedimenti da attuare in tutti gli istituti scolastici, per garantire la sicurezza sanitaria il prossimo anno scolastico.
«Le indicazioni – aggiunge Tomei – mancano di concretezza e le risorse messe a disposizione della Provincia in questi giorni dal ministero, pari a un milione e 300 mila euro, per realizzare gli interventi per garantire gli spazi e di prevenzione, non sono sufficienti. Occorre, inoltre, garantire tutto il personale necessario per supportare una nuova organizzazione scolastica legata al rispetto degli spazi. Poi c’è il tema del trasporto pubblico e anche in questo caso servono le risorse per potenziarlo».
La Provincia gestisce l’edilizia scolastica superiore destinata a quasi 34 mila e 600 studenti (500 in più rispetto allo scorso anno), distribuiti in 30 istituti scolastici che utilizzano oltre 1400 aule e oltre 500 laboratori; in questi giorni i tecnici della Provincia, hanno completato il censimento di tutti gli spazi, in 71 edifici scolastici sono presenti complessivamente 4769 locali, e segnalato, su richiesta del ministero, le aree esterne da utilizzare eventualmente per ricavare ulteriori spazi.
«Nelle ultime settimane – aggiunge Tomei – abbiamo intensificato gli incontri con tutti i dirigenti scolastici superiori, distretto per distretto, insieme ai gestori del servizio di trasporto pubblico per individuare le soluzioni puntuali scuola per scuola a seconda delle caratteristiche degli edifici e degli spazi. Ma ora servono indicazioni chiare».
Nel confronto con le scuole, che prosegue nei prossimi giorni, sono stati illustrati gli interventi già programmati prima dell’epidemia e fatto il punto sulle misure per garantire il distanziamento, l’utilizzo dei dispositivi di protezione e le norme igieniche e avviato un confronto con Amo sul trasporto scolastico, al fine di garantire il servizio in caso di scaglionamento degli ingressi e delle uscite degli studenti, tenendo conto dei limiti di capacità dei mezzi imposti dalle norme per evitare assembramenti.