MIRANDOLA – “Un paese con le scuole chiuse non ha futuro”, “No dad (didattica a distanza)” e una citazione di Antonio Gramsci “Istruitevi, perchè avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza”: è il contenuto degli striscioni di protesta che sono comparsi l’altro giorno sui cancelli della scuola di Mirandola.
Da tre mesi le scuole sono chiuse a causa dell’emergenza Coronavirus, e da qualche settimana è iniziata, per i più grandi, la didattica a distanza, una forma di insegnamento via computer che ha mostrato i grandi limiti tecnici delle infrastrutture digitali della Bassa. Oltre a problemi di collegamento, poi, c’è il problema di chi a casa il computer non ce l’ha proprio. Un problema che vale per tutta l’Italia e che è molto sentito anche a Mirandola, dove qualcuno – probabilmente genitori o insegnanti – ha sentito il bisogno di mettere nero su bianco la sua richiesta di intervento.