Sostenere gli adolescenti a rischio dispersione scolastica, favorendo l’apprendimento di competenze chiave al fine di consentire il proseguo degli studi e l’inserimento nel mercato del lavoro.
E’ questo l’obiettivo del progetto “Diritto al Futuro”, coordinato dalla Fondazione S.Filippo Neri di Modena, con la collaborazione di 181 soggetti modenesi, tra cui Provincia, tutti i Comuni modenesi, istituzioni scolastiche, ma anche parrocchie e cooperative del terzo settore, enti di formazione professionale, la Fondazione Cassa Risparmio di Modena, la Fondazione Campori, la Fondazione Gorrieri, il Coordinamento provinciale genitori di Modena, l’Ausl e l’Università di Modena e Reggio Emilia.
Il progetto si è aggiudicato di recente un finanziamento dal Fondo nazionale Acri per il contrasto della povertà educativa minorile, gestito dalle Fondazioni bancarie, pari a quasi 500 mila euro, su un totale di quasi un milione e 200 mila euro di costi complessivi previsti.
«Abbiamo costruito una rete – sottolinea Mauro Tesauro, presidente della Fondazione S.Filippo Neri – una vera e propria “comunità educante”, composta dalle scuole, associazioni del terzo settore, enti locali e diverse istituzioni, in grado di portare avanti una proposta progettuale organica che è stata premiata con questo contributo, al quale si aggiungono i fondi messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena e da diversi enti. Per la prima volta a livello provinciale – conclude Tesauro – gli adolescenti, svantaggiati e non, potranno acquisire un background di competenze per ridurre gli attuali tassi di dispersione ed abbandono».
Il progetto modenese prevede, durante il prossimo anno scolastico, interventi di prevenzione ed orientamento attraverso veri e propri “patti formativi individualizzati” rivolti allo studente e al suo sistema di relazione con famiglia e ambiente, all’interno di una rete tra i diversi enti che si occuperà anche della progettazione, formazione e valutazione degli interventi.
Tra le azioni previste dal progetto “Diritto al Futuro” figurano la realizzazione azioni mirate nelle scuole per il recupero di ragazzi a rischio esclusione, i laboratori educativi per lo sviluppo e la valorizzazione delle “intelligenze multiple” (programmate 30 mila ore rivolte a 650 studenti e gestite da 180 insegnanti educatori), servizi integrativi e di prevenzione alla dispersione e, nelle scuole superiori, interventi informativi e formativi di sensibilizzazione sui temi del volontariato.
Per ogni ragazzo coinvolto sarà definito un modello di certificazione delle competenze trasversali; previste anche iniziative pubbliche di informazione.
L’obiettivo più generale, infatti, è accrescere la consapevolezza di famiglie e studenti a partire dalla scelta delle superiori, anche attraverso laboratori di didattica orientativa nelle scuole, l’organizzazione della rete provinciale dei Saloni di orientamento che coinvolgeranno oltre dieci mila studenti fino ai progetti di cittadinanza attiva, rivolti a oltre sei mila studenti delle superiori.