“Viene il nodo alla gola ogni volta che vedi questo palazzo del 1480, residenza di caccia dei Pico, all’ingresso di Quarantoli che giorno dopo giorno, dal terremoto del 2012 si sta sgretolando nel disinteresse totale”
E’ sul web, nel gruppo Sei di Mirandola se che si consuma la rabbia e lo stupore dei mirandolesi che restano attoniti nelloscoprire in che condizioni versa la residenza di caccia dei Pico.
A postare la foto è Ubaldo Chiarotti, e subito il dibattito si infervora.
“Questo edificio ha un eleganza strutturale che un urbanista dovrebbe imporre come modello da seguire!”, osserva Patrizia. “E’ Nodo alla gola perenne, la vedo da casa mia”, scuote la testa Cristina. “Era la casa dei miei sogni da ragazzina quando andavo a Quarantoli in bici..me la immaginavo tinteggiata con i fiori sui balconi.”,aggiunge Patrizia. ” In questa casa c’è nata mia madre nel ’24 ma ci abitò poco perchè poi i nonni cambiarono casa e non se la ricordava com’era dentro”, rievoca Vilmo.
“Bisognerebbe prendere a randellate i responsabili e obbligandoli a intervenire, da Mirandola a Bologna. Com’è accaduto con la sparizione dei cinema storici, che hanno fatto posto ad anonimi palazzi semivuoti e con prezzi di acquisto da avenue Princesse Charlotte a Montecarlo, i mirandolesi si limitano a lamentarsi, sottovoce, accettando tutto quello che viene imposto loro dai notabili locali…“, si arrabbia Gabriele.
“E mentre i valori storici e artistici crollano,continuiamo a cementificare in ogni luogo,togliendo spazi verdi e terreno agricolo per lasciare centinaia di appartamenti vuoti”, gli fa eco Gilberto.
C’è chi ha ricordi legati a questo luogo, ad esempio Roberta: “Io ci sono stata dentro qusta casa molti anni fa, ero piccola ma ricordo ancora adesso le colonne all’interno con un salone grande all’ingresso. Abitavo li vicino. Veramente un peccato che sia lasciato andare ma era già inagibile da tempo“.
Giorgio ricorda: “Negli anni 50 , sotto nel grande salone d’ingresso, quante festine da ballo, nella porticina che si vede a destra, c’era una cappella, dove a maggio si teneva il rosario, capisco il tuo magone Ubaldo , li abitavano i tuoi bisnonni materni“. E Silvia: “Dal 70 di sicuro non è’ abitata… È’ terribile vederla “sgretolare” in quel modo. C ‘erano anche degli affreschi all’interno…chissà’ che fine avranno fatto!!!“.
E Marco: “Ci ha abitato mio papá con i suoi genitori, zii e altre famiglie fino al 1954 circa. Ora la proprietá è privata, da anni“.
Ettore Scannavini posta poi un’altra foto, che mostra com’era la residenza di caccia dei Pico appena un anno fa. Il degrado è evidente.
Aggiornamento 23 aprile
Una nuova foto scattata oggi mostra come sia veloce lo sgretolamento dei muri