“Avremo una banca……etica!”. Esordisce così il comunicato stampa del Movimento 5 Stelle di San Felice sul Panaro (che, ricordiamo, si presenta alle elezioni con un simbolo diverso da quello noto, guarda quale) con cui entra in campagna elettorale un tema che sta molto a cuore ai cittadini: la morale che una banca deve o non deve avere nei confronti del territorio.
Dopo che nella trasmissione televisiva La Gabbia è andato in onda il servizio “La banca ci toglie le case“, infatti, molti sono rimasti turbati dallo scoprire l’esistenza di storie di quel tipo.
Vediamo come la pensa il Movimento. “Gli istituti di credito locali negli ultimi dieci anni hanno applicato alle attività locali una stretta creditizia senza precedenti, mettendo di fatto in ginocchio l’intera economia locale. Senza credito le imprese soffocano: non producono, non investono, non esportano e non assumono; per questo la questione del credito è diventata per noi una priorità del nostro programma. Per tale motivo abbiamo inserito nel programma la creazione di una banca etica che, attraverso il finanziamento delle libere attività e delle imprese locali, possa trasmettere comportamenti virtuosi anche agli altri istituti di credito presenti sul territorio. Troppo spesso in passato il credito bancario è finito dove non avrebbe dovuto e pertanto è venuta a mancare una correlazione tra la crescita dei prestiti e la crescita della produttività nei diversi settori. Il problema di fondo non è tanto la mancanza di risorse, ma piuttosto la loro cattiva allocazione. La banca che proponiamo, dovrà fornire maggior credito alle imprese locali meritevoli, dando respiro alla nostra economia, evitando di ripetere gli errori del passato”.
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