Ventotto euro di multa – che diventano 41 euro se non si concilia a breve, perché andava… troppo piano, a 40 all’ora in uscita da una rotonda. Protagonista una ragazza di Bomporto, 27 anni, impiegata, che, in una provincia in cui si installano autovelox in ogni dove per – almeno questa è la versione ufficiale – rendere meno pericolose le strade, può capitare di essere multati anche quando si rispettano i limiti.
La singolare vicenda è accaduta sabato scorso a Sorbara, dove la ragazza è stata fermata alle ore 16.30 presso il civico 88 della Ravarino-Carpi, la Sp1, perché “circolava a velocità ridotta e tale da costituire intralcio alla normale circolazione veicolare”, si legge sul verbale redatto dagli agenti della Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni del Sorbara.
Basita la ragazza, rimasta ovviamente senza parole. “I vigili mi hanno seguita e sorpassata facendo segno di accostare – racconta – e poi mi hanno fatto fermare prima del concessionario all’inizio della Ravarino-Carpi in direzione Sorbara. Pensavo ad un normale controllo di patente e libretto, che in effetti c’è stato, poi mi hanno detto che stavo andando piano”.
La ragazza, che era uscita di casa in auto per fare benzina, non aveva fretta e guidava normalmente, con prudenza, a maggior ragione essendo appena uscita dalla rotonda, “ma quando mi hanno detto che sarei stata multata pensavo ad uno scherzo”. Invece non si è trattato di uno scherzo, bensì di una contravvenzione per violazione dell’art. 141 comma 6 del Codice della Strada.
“E’ un mondo che va al contrario”, ha commentato amaramente la ragazza.
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