Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Finale, Zaghi (Lega): “Vero rischio non sono i fascisti ma gli antifascisti provocatori di professione”

da | Mag 14, 2018 | Finale Emilia, Cronaca | 0 commenti

FINALE EMILIA – “Il vero rischio oggi non sono i fascisti ma gli antifascisti provocatori di professione”. E’ la risposta di Agnese Zaghi, consigliera comunale della Lega Nord, alle accuse della opposizione che protestano contro la decisione del Consiglio Comunale a maggioranza di centro destra di concedere spazi pubblici anche a chi si dichiara apertamente fascista.

“Ci sono alcune cose – scrive la Zaghi – che a quanto pare sono state “dimenticate” volontariamente dai “democratici” rappresentanti di minoranza”.

La carta costituzionale non punisce le idee. L’articolo 21 della Costituzione stabilisce che “Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.[….]”. Infatti i padri costituenti nella stesura del testo non hanno mai menzionato né l’antifascismo né la resistenza tra i nostri valori di riferimento.
Al giorno d’oggi più che preoccuparci dei fascisti, che anche elettoralmente hanno dimostrato di non essere un rischio per il pese, dovremmo farlo per quelle frange di antifascisti che purtroppo sono, a volte, violenti, prepotenti e provocatori professionisti. Io sono per il rispetto delle idee, contro la violenza, per la libertà di parola, pensiero ed espressione. Valori per me non negoziabili e che non possono certo coesistere con certe frange di antifascismo militante in nome del quale, a guerra finita si trucidavano innocenti per legami di parentela o per lotta di classe, e in nome del quale, oggi, si picchia selvaggiamente e in branco un carabiniere mentre compie il suo dovere piuttosto che un segretario provinciale di un movimento politico. E la parte assurda è che se deriva da un “antifascista” viene anche giustificato. Allo stesso modo costoro scelgono di sfilare il 25 aprile con i palestinesi (dimostrando anche una certa ignoranza storica visto che erano schierati con il gran Muftí di Gerusalemme con le forze dell’asse), piuttosto che con la Brigata ebraica.
Difficile quindi riconoscersi in una ideologia simile. La democrazia, questa sconosciuta, deve essere riaffermata come valore fondamentale, cosi come il rispetto della legge. Ed io sarò in prima linea per questo.
Personalmente non sono ne fascista né tantomeno antifascista. Sono una persona pensante che guardando la storia (anche recente) a 360 gradi non si riconosce in nessuna di queste due ideologie. Invece credo profondamente nello spirito democratico e liberale, nella libertà di espressione delle idee che solo nel caso in cui confliggano con le leggi democratiche dello stato e della libera espressione dei cittadini, vadano controllate.

Condividi su: