Quella che si sta abbattendo sulla nostra terra con l’esondazione del Secchia e l’allerta piena del Panaro è una emergenza che la Protezione civile cataloga come “arancione” nell’ambito di tre livelli di crescente gravità: giallo, arancione e rosso. Oggi e domani il rischio è classificato come “arancione”. Mentre stanno per terminare le riunioni operative sul territorio, sul sito nazionale della Protezione Civile si legge che
“per la giornata di oggi è stata valutata una criticità arancione sulla Liguria di Levante, sulla Lombardia nord-occidentale, sul Veneto centro-settentrionale, su parte delle zone centro-occidentali del Friuli Venezia Giulia, su buona parte dell’Emilia Romagna, sul Lazio meridionale, sull’Abruzzo sud-occidentale, sul Molise occidentale, sulla Puglia centro-meridionale, sulla Basilicata e buona parte della Calabria”
Per domani – salvo cambiamenti in corso d’opera – “Per la giornata di domani, invece, è stata valutata una criticità arancione sulla Lombardia nord-occidentale, sul Veneto centro-settentrionale, su buona parte dell’Emilia Romagna, sul Lazio meridionale, sull’Abruzzo sud-occidentale, sul Molise occidentale, sulla Puglia centro-meridionale, sulla Basilicata e sulla Calabria tirrenica”
Proseguendo nella lettura si scopre che “È utile ricordare che le valutazioni di criticità idrogeologica (su tre livelli: rossa, arancione e gialla) possono includere una serie di danni sul territorio, in particolare:
– Criticità arancione: frane superficiali e colate rapide detritiche o di fango; possibili attivazione o riattivazione di fenomeni di instabilità dei versanti, anche profonde, in contesti geologici particolarmente critici; possibile caduta massi. Diffusi danni e allagamenti a singoli edifici o piccoli centri abitati, cantieri e infrastrutture, interessati da frane o da colate rapide o situati in aree inondabili. Diffuse interruzioni della viabilità in prossimità di impluvi o in zone depresse vicine a corsi d’acqua. Pericolo per la pubblica incolumità.
– Criticità gialla: danni localizzati a infrastrutture ed edifici interessati da frane o dallo scorrimento superficiale delle acque; localizzati allagamenti di locali interrati e al piano terreno; localizzate e temporanee interruzioni della viabilità in prossimità di piccoli impluvi, canali, sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali; possibili danni alle coperture a causa di forti raffiche di vento o possibili trombe d’aria; rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature.
Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it) insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo”