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Lombroso a Mirandola: “Imparare a convivere con fenomeni estremi”. VIDEO

da | Mag 13, 2014 | In Primo Piano, Meteo | 0 commenti

Conoscere per prevenire. Luca Lombroso, ieri in Municipio a Mirandola, ha presentato il libro Apocalypse Now? in un incontro organizzato dalla lista L’Altra Europa con Tsipras. E’ stata l’occasione per fare il punto su cambiamenti climatici e sui recenti eventi che hanno flagellato anche il nostro territorio.

Introdotto da Stefano Lugli, candidato alle Europee del 25 maggio con L’Altra Europa, Lombroso è partito dal proprio libro – uscito a fine 2012 ed edito da Artestampa, ma oggi sempre più attuale – per spiegare come interpretare ciò che sta accadendo e, possibilmente, cosa ci dovremo aspettare in un futuro in cui, con certi fenomeni anche estremi, bisognerà saper convivere.

Luca Lombroso, Stefano Lugli“Quella del Mediterraneo – argomenta – è una zona molto sensibile dal punto di vista del cambiamento del clima, ciò significa che gli effetti sono maggiori, il riscaldamento è superiore e gli eventi estremi sono più accentuati. L’Emilia-Romagna fa parte di quello spot del Mediterraneo e proprio per questo è particolarmente colpita, ma in realtà lo stesso si può dire per il Veneto, il Trentino e altre regioni di quest’area. La recente alluvione nelle Marche ne è un esempio: si tratta di fenomeni ormai non infrequenti”. Insomma, nubifragi anche intensi, alluvioni o periodi di clima fuori norma (come quello verificatosi lo scorso gennaio, con medie autunnali più che invernali) devono iniziare ad essere considerati eventi non così occasionali ed eccezionali. Tanto che Lombroso lancia un’idea: “Ritengo sia ora di iniziare a pensare, nelle aziende anche di questa zona, di approntare i piani di emergenza non solo in caso di terremoto come già accade, ma anche in caso di tornado, visto che certe situazioni stanno diventando, non dico la normalità, ma eventi non così improbabili”.

Luca Lombroso“Chi ha venti o trent’anni oggi – continua – deve mettersi nell’ordine delle idee che nel proprio futuro troverà situazioni di clima e risorse di energia differenti da quelle che ha conosciuto sinora. I cambiamenti già li stiamo vedendo, bisognerà adattarsi ad essi con i comportamenti e una diversa idea di quotidianità che non sarà più quella di oggi. Il clima è un dado truccato, in cui la variabilità aumenta e compaiono aspetti nuovi per quanto concerne temperature e precipitazioni. E’ un dado truccato perché, al di là della statistica, con il cambiamento ci sono possibilità che si verifichino eventi estremi. Ora, la Pianura Padana è destinata progressivamente ad un aumento di siccità ed alluvioni, ma la variabilità con cui gli eventi estremi accadono confonde le idee e così, se magari per qualche periodo non si verificano, il problema non viene più considerato tale, viene rimandato o sottovalutato e, nei periodi di crisi, non finisce mai nei primi posti dell’agenda politica”.

Luca LombrosoIn tutto questo, inevitabilmente l’uomo è chiamato ad adattarsi per non soccombere: “Il sottotitolo del libro è ‘Possiamo salvare il mondo. Ora’, ma la parola “ora” io l’ho scritta un anno e mezzo fa… Bisognerebbe agire adesso, immediatamente, quel ‘salvare il mondo’ significa salvare noi stessi, con una serie di azioni tese a saper convivere con problemi che, in parte, abbiamo causato, e che non possiamo permetterci vadano oltre certi limiti che non potremmo sopportare”. Ecco, allora, tornare in auge un concetto come quello di sostenibilità, ormai non più salvifico: “Sostenibilità – ancora Lombroso – significa cercare di fare meglio le cose ma con l’attuale modello di sviluppo. Il che va anche bene, ma doveva essere fatto vent’anni fa, quando la sostenibilità serviva a prendere tempo per affrontare in seguito le situazioni in maniera drastica. Oggi il concetto da utilizzare è quello di resilienza, ovvero come affrontare adeguatamente eventi fuori dagli standard, come possono essere periodi di siccità, alluvioni, tornado”. In questo senso, la cura del territorio, la manutenzione e la prevenzione diventano decisivi. Il dato è presto detto: “Un euro investito in prevenzione ne fa risparmiare sette di ricostruzione”. Basterebbe questo per capire la direzione.

E Lugli, al termine della serata, ha chiosato il tutto con una frase di Hugo Chavez: “Se il clima fosse una banca lo avrebbero già salvato”. Difficile dargli torto.

VIDEO: Luca Lombroso a SulPanaro.net

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Il sito di Luca Lombroso

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