Questa mattina presso la provincia di Modena è stato presentato in conferenza stampa il progetto ‘Ritorno al Futuro: Uisp e Csi insieme nei luoghi del sisma’. I due enti di promozione sportiva artefici di una partnership che prevede un anno di animazione scolastica, centri estivi e formazione nel cratere del sisma 2012, grazie ai fondi della Regione e all’aiuto dei comuni coinvolti.
Erano presenti in conferenza Stefano Gobbi presidente Csi Modena, Paolo Belluzzi direttore sportivo Uisp Modena, l’assessore allo Sport del Comune di Medolla Stefano Paltrinieri e il sindaco di San Possidonio Rudi Accorsi.
Ritorno al Futuro è una sinergia che ha permesso di accedere ai fondi regionali derivanti dalla legge 383 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di contenere i costi di alcuni servizi indispensabili per le famiglie, tanto più in un anno, quello compreso tra settembre 2013 e settembre 2014, dove i comuni della bassa modenese sono ancora impegnati nella ricostruzione. Ecco che, con il contributo di Uisp e Csi, con gli sforzi delle famiglie e con gli oltre 60.000 euro concessi dalla Regione Emilia-Romagna si sono potuti costituire centri estivi, attività di pre e post scuola, corsi di formazione per educatori.
Un po’ di numeri:
– 2000 i bambini coinvolti nel progetto “Ritorno al Futuro”
– 209.400 euro il valore complessivo del progetto
– 149.000 euro la quota a carico di Uisp, Csi, World Child e famiglie
– 60.400 euro il contributo erogato dalla Regione Emilia-Romagna
I comuni che hanno aderito al progetto sono quelli di San Possidonio, Concordia, Mirandola, Medolla, San Prospero, San Felice, Cavezzo, Finale Emilia e Camposanto, ma centri estivi saranno organizzati anche a Carpi e Soliera. I due presidenti di Uisp e Csi non nascondono perciò la soddisfazione e anche le responsabilità derivanti da un impegno come quello di Ritorno al Futuro. “Gli enti di promozione sportiva e sociale – dice Andrea Covi, presidente Uisp Modena – dimostrano una volta di più la loro capillarità sul territorio e il loro ruolo di collante anche e soprattutto in momenti di difficoltà. La rete di sostegni creata da ‘Ritorno al Futuro’ va non solo a coprire alcuni bisogni dettati dalla crisi economica, ma anche e soprattutto cerca di riportare alla normalità un’area devastata dalle calamità naturali. Siamo orgogliosi di quanto ottenuto in questi due anni e della sensibilità che siamo riusciti a creare all’interno delle istituzioni su questa zona e sui temi dello sport e dell’aggregazione sociale. Lo scopo è quello di far sì che certe conquiste non rimangano isolate ed estemporanee ma si radichino col tempo anchenei prossimi anni». Concetti simili quelli espressi da Stefano Gobbi, presidente Csi Modena: “Il progetto Ritorno al Futuro” è un ulteriore tassello dell’ampio progetto di sostegno alle popolazioni terremotate che il Csi Modena ha attivato immediatamente nel post sisma. Un tassello ancora più importante perché realizzato in sinergia con UispModena: una progettualità, dunque, che viene gestita in rete e che attraverso un patto di sussidiarietà territoriale prevede una collaborazione ampia e fattiva delle due associazioni sul territorio. Senz’altro il nostro comitato provinciale e il comitato Uisp rappresentano due importanti sensori nel territorio della Bassa modenese, poiché sono a contatto costante con i bisogni dei nuclei familiari ai quali rispondere attraverso servizi socio educativi e sportivi il più possibile integrati, pensati e gestiti con flessibilità rispetto a orari e modalità di fruizione”.
Ritorno al Futuro nel frattempo prosegue sul campo: l’iter formativo rivolto a coordinatori di centri estivi per l’Area Nord denominato ‘Il ruolo del coordinatore all’interno del team educatori’ ha vissuto la sua prima tappa sabato scorso a Camposanto e vedrà la sua lezione di chiusura sabato 17 maggio al centro sportivo di via Posta a Mirandola. Sono in fase di preparazione, invece, tutti i centri estivi: dagli Happy Camp del Csi alle Isole Uisp, fino ai centri estivi territoriali e di World Child che prenderanno il via a giugno. Perchè la bassa modenese sappia rialzarsi con più leggerezza e tornare al futuro con ancora più orgoglio e consapevolezze.