A poche ore dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del “decreto alluvione”, che libera i 210 milioni di euro promessi mesi fa, fioccano festeggiamenti (quelli dei sindaci e del governatore Vasco Errani) e polemiche, come quella che avanza il deputato del Movimento 5 Stelle Vittorio Ferraresi.
Ecco cosa scrive in un comunicato stampa.
“Alla buon’ ora.
L’efficientismo del governo renziano si manifesta esplicitamente nel tempo che è intercorso tra l’approvazione del Decreto alluvione da parte del Consiglio dei Ministri del 18 aprile e la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale il 12 maggio.
Alleluia, verrebbe da dire, habemusdecretum, a quasi quattro mesi dall’alluvione- commenta il deputato Ferraresi del M5S- Con poca spesa, anzi nulla, il governo apparecchia con sempre gli stessi soldi: terremoto, alluvione ed ora anche la tromba d’aria. Quei soldi già in cassa da circa due anni, nella disponibilità di Errani che non riesce o non vuole spendere per la ricostruzione. Vediamo ora cosa partoriranno le ordinanze regionali che sono indispensabili per l’erogazione dei contributi: “priorita’, modalita’ e percentuali”, alla luce dell’esperienza,terrificanti. Come terrificante risulta l’ipotesi contenuta di poter installare i famosi MAP, i containers dalle esorbitanti bollette elettriche, come se l’esperienza nulla avesse insegnato.
Nulla invece si dice dellasospensione delle imposte, di agevolazioni fiscali, degli interessi sui mutui di aziende indebitate per pagare le tasse e di quelli dei cittadini con casa inagibile. E lo definiscono il decreto concertato tra governo, commissario, comuni e deputati locali…del PD. Bel risultato.
Siamo in trepida attesa delle decisionidel super Commissario a tutto, Errani, se per miracolosa intercessione riuscisse finalmente a trovare il modo di scendere sul concreto, smetterla di tirchieggiare e risarcire di tutti i danni i cittadini incolpevoli che stanno ormai da troppo tempo aspettando.
A Roma come a Modena vigileremo –promette Ferraresi- e sosterremo quelle semplici proposte di buon senso che purtroppo ancora non si vedono all’orizzonte”.