Con l’approvazione del decreto Emergenza abitativa, il Senato oggi ha dato il via libera anche all’accoglimento di due emendamenti presentati dai senatori modenesi del Pd Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari: il primo è quello che estende anche alle zone del cratere sismico l’agevolazione della cosiddetta “cedolare secca” per chi applica affitti a canone concordato, il secondo riconosce, esplicitamente, fra i soggetti che potranno accedere agli alloggi sociali sostenuti dal decreto, le donne ospiti dei centri antiviolenza e delle case rifugio.
Verrà applicata anche nella zona del cratere sismico l’aliquota del 10% (anziché quella del 21%) per la stipula di contratti d’affitto a canone concordato già introdotta per i Comuni ad alta densità abitativa. La richiesta di applicare la cosiddetta “cedolare secca” anche nelle zone colpite dal sisma del 2012 era contenuta in un emendamento al decreto Emergenza abitativa presentato dai senatori modenesi del Pd Stefano Vaccari e Maria Cecilia Guerra, insieme al collega bolognese Claudio Broglia. Oggi il Senato ha approvato la conversione in legge del decreto: l’emendamento non solo è stato fatto proprio dai relatori in Commissione ed è stato approvato – con il Governo che ne ha garantito la copertura economica – ma è anche stato esteso ad altre zone colpite da emergenze negli ultimi cinque anni. “Raccogliendo le sollecitazioni delle associazioni degli inquilini e dei piccoli proprietari immobiliari – spiegano i senatori Vaccari e Guerra – avevamo chiesto e, ora abbiamo ottenuto, che questa agevolazione fosse applicata, almeno fino a che rimangono difficoltà abitative, anche nel cratere sismico. Qui ci sono ancora persone che vivono in abitazioni provvisorie, mentre tanti piccoli proprietari o hanno avuto l’immobile danneggiato dalle scosse o faticano a riscuotere l’affitto da inquilini in difficoltà economiche”. Un tale risultato è il frutto del lavoro congiunto non solo dei nostri parlamentari, ma anche del relatore del provvedimento il senatore Franco Mirabelli e del viceministro dell’Economia e delle Finanze Enrico Morando. Esce confermato dal voto del Senato anche l’emendamento, a firma Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari, che riconosce, esplicitamente, fra i soggetti che potranno accedere agli alloggi sociali sostenuti dal decreto, le donne ospiti dei centri antiviolenza e delle case rifugio, che rientrano nella rete individuata sulla base del decreto contro la violenza nei confronti delle donne dell’agosto 2013.