“Se il Tar darà ragione al ricorso presentato da chi vuole realizzare il deposito gas sotto Rivara, andranno avanti. Non possiamo che sperare che il giudice che deve decidere se trivellare o no dica di no”.
Non è il momento dell’amaro quando viene dato dal palco questo annuncio. Siamo appena alla seconda portata dell’ottima cena organizzata dal Comitato Salute Ambiente Rivara per il confronto coi candidati sindaco, e ci sarebbero ancora la frutta e i dolci da gustare prima di arrivare all’amaro, quello digestivo. Ma l’amaro in bocca – quello vero – lo sentono tutti alle parole degli esponenti del comitato che aggiornano tutti presenti su quel che accade dopo che Ers ha presentato a Roma un nuovo ricorso per chiedere se è legittimo o no il rifiuto che hanno ricevuto.
“Non abbiamo il poter di far niente su questo ricorso – sono sconsolati quelli del Comitato – se non aspettare che il Tar si pronunci e dopo prendere le necessarie decisioni, confrontandoci con le istituzioni e valutando eventuali ricorsi al Consiglio di Stato”.
Insomma, la battaglia non è finita, tutt’altro. Bisogna informarsi, vigilare, prepararsi al peggio e non mollare la guardia.
Intanto qualche chiarimento quelli del Comitato Rivara lo avrebbero voluto sul Rapporto Ichese (“ci dissero che avevano chiamato i migliori professori, e ora mettono una nuova commissione, allora non andavano bene?), tanto che avevano chiesto anche un incontro con Vasco Errani: “Ci è stato negato”, fanno sapere.
Ma le domande non mancavano l’altra sera, e c’ è stato modo di porle ai candidati sindaco presenti (ne mancava uno) e di avere le risposte di ognuno. Lorenza Borsari (Sanfeliciani per ReAgire), Massimiliano Fortini (San Felice in Movimento) e il sindaco uscente Alberto Silvestri (Insieme per San Felice) si sono confrontati sul No alla centrale Gas Rivara, la sanità, la Cispadana, la ricostruzione, e per tutti una domanda “cattiva” da parte della moderatrice, il nostro direttore Antonella Cardone.
A futura memoria, agli aspiranti sindaci è stata chiesta la promessa di impegnarsi per portare avanti la battaglia no gas, indipendentemente dalle eventuali pressioni che dovessero arrivare loro dalle alte sfere dei rispettivi partiti. Ecco la promessa di tre presenti.