Da Trieste a Capo Nord, 30 giorni di viaggio in bicicletta per un fine nobile, per aiutare un progetto solidale in favore dei bambini diversamente abili (qui e sotto la fotogallery l’approfondimento): il viaggio del mirandolese Davide Gaddi è cominciato venerdì 1 giugno, e SulPanaro.net lo seguirà giorno dopo giorno attraverso le sue parole, i suoi racconti e le sue foto. E una mappa aggiornata giorno dopo giorno.
8 giugno, Piotrków (Polonia)
Signore e signori, la notizia è che, teoricamente, sono finiti i monti! Siamo sempre controvento, ma il paesaggio è cambiato: oggi boschi e laghetti, e ho percorso spesso percorsi sterrati. 30-40 km senza alcuna auto, ma abbastanza faticosi.
Una scena che ho visto in strada mi ha preso il cuore: vedevo, mentre mi avvicinavo, quella che mi sembrava una bicicletta a tre ruote. Era un signore che, in bici, stava spingendo una carrozzina con la moglie. Se esiste un simbolo dell’amore, è proprio quello a mio avviso,
Mentre vi scrivo, mi trovo in un hotel del 1886. 35 euro con colazione, buon prezzo e bellissimo posto. Nelle mie previsioni, domani dovrei arrivare a Varsavia, poi mi dirigerò verso nord. A breve vi aggiornerò sui km percorsi: ho superato quota mille.
Il guaio, qui, sono però le zanzare. Ad un certo punto mi sono dovuto fermare per espletare un bisogno fisiologico. Un bagno all’aperto, insomma: ormai so come comportarmi, e mi cospargo di antizanzare. Ma credetemi: sono terribili!
(Davide)
LEGGI ANCHE: Davide Gaddi fa rotta verso Capo Nord, in bici per solidarietà
LEGGI ANCHE: Tutte le puntate de “L’uovo di Nordkapp”
LA MAPPA
IL PROGETTO
Il viaggio di Davide è a favore dell’Azienda Agricola e Sociale Villa Forni, di Cognento (MO), molto attiva nell’offerta ai ragazzi diversamente abili (agricoltura sociale, pet terapy, ippoterapia, attività laboratoriali, etc.).
La famiglia Forni, una pietra miliare nella storia modenese, ha in essere un ambizioso progetto in più fasi che prevede inizialmente la costruzione di un grande pollaio all’avanguardia per galline ovaiole. Grazie alle uova, e alla farina di grano pregiato (miscela di semi antichi) diversi ragazzi disabili potranno cimentarsi nella preparazione di pasta fresca, rigorosamente nel rispetto della tradizione modenese, e trovare un ruolo se non un lavoro vero e proprio. Sarei felice se il mio viaggio, grazie al sostegno delle persone che mi seguono, potesse dare un concreto aiuto a chi, come i Forni, si spende per aiutare chi ha meno di noi.
Per sostenere l’iniziativa con eventuali donazioni: Iban IT43I0538723300000002619163