MIRANDOLA – Un piccolo ma importante passo in avanti per l’amata chiesa del San Francesco, pantheon della famiglia Pico. Sono stati infatti stanziati i primi soldi per il recupero della struttura. Ne dà notizia il consigliere comunale di Forza Italia Antonio Platis.
Nei giorni scorsi – rispondendo ad una nostra richiesta – la Regione ci ha informato dell’avvio del bando per oltre 700 mila euro finalizzato al ripristino e rafforzamento delle strutture ‘superstiti’ della chiesa di San Francesco – illustra Platis – È evidente, come ribadito dalla raccolta firme del dott. Andrea Smerieri e dall’ordine del giorno votato all’unanimità, l’importanza per la nostra città di ripristinare il San Francesco a luogo di culto e permettere alla città di riapropriarsi del pantheon della famiglia Pico. Questa chiesa, una delle primissime dedicate al santo di Assisi, è fortemente legata alla memoria e all’identità dei mirandolesi e per
questo bisogna che l’Amministrazione locale sia presente in tutte le fasi della ristrutturazione.
Sebbene la chiesa sia di proprietà del Ministero degli Interni, il Sindaco era stato investito da tutto il Consiglio Comunale di verificare lo stato del progetto e di caldeggiare la supervisione dei bandi.
Purtroppo – prendiamo atto – che la gara d’appalto è stata indetta da “Invitalia”, il braccio operativo del Ministero Economia e Finanza, e la Regione in quanto struttura commissariale ha avuto un ruolo più marginale di quello sperato.
Ciò nonostante – incalza Platis – ritorneremo in Consiglio per sapere, avviato questo secondo stralcio di consolidamento dell’esistente, cosa intenda fare la proprietà ed il sovrintendente ai beni culturali in merito al pieno ripristino della Chiesa. Nelle scorse settimane, – conclude il consigliere azzurro – l’assessore regionale Palma Costi aveva assicurato che tutti i fondi per le opere pubbliche erano coperti dalle risorse e quindi ci aspettiamo che anche il San Francesco sia ricostruito completamente dove era e riportato alla sua funzione.