BOMPORTO E BASTIGLIA – “A noi non interessano le polemiche politiche. Quello che notiamo con rammarico è che in questa legislatura non si è stati in grado di concretizzare il progetto della fusione tra Bomporto e Bastiglia. E ce ne dispiace, perché crediamo che le fusioni rappresentino un vantaggio per le comunità coinvolte”. Così Emanuele Poletti, presidente della CNA di Bomporto-Bastiglia, commenta il fatto che il progetto dei due comuni modenesi sia stato accantonato.
“Certamente – continua Poletti – l’aria che si respirava attorno a questa possibilità di fusione non era positiva, non siamo nati ieri, ma ci saremmo augurati che il tema potesse essere messo a disposizione della volontà dei cittadini, con un referendum che avrebbe consentito agli elettori di dire la loro su questo delicato argomento”.
Con l’abbandono del progetto la comunità di Bastiglia e Bomporto perde l’occasione di disporre di milioni di euro per investimenti, di razionalizzare la propria attività, di contare di più sul piano istituzionale. “In ogni caso, la fusione rimane un’opzione al centro del dibattito politico e, per quanto ci riguarda, questo sarà uno dei fattori principali che sottoporremo a chi si candiderà per amministrare i due comuni nelle elezioni del 2019”.
Rimane il fatto, constata amaramente CNA, il fatto che la nostra provincia sia l’unica in regione dove non si siano ancora realizzate fusioni comunali, che, secondo l’Associazione, sono uno dei pochi strumenti in grado di migliorare l’efficienza della macchina amministrativa ed il peso politico delle comunità.