MIRANDOLA – Polemiche calde a Mirandola per i tre negozi che hanno chiuso in pieno centro, in piazza Costituente, perchè situati in un palazzo inagibile. Uno solo riaprirà in via Fulvia, degli altri due non si ha notizia di immediata riapertura, soprattutto per chi era arrivato da pochissimo e ora dovrebbericominicare tutto daccapo altrove.
Come spesso accade con i fatti di cronaca, on line non sono mancatI dietrologie e complottismi, aiutati anche dal fatto che oggettivamente non si è capito come sia stato possibile che in un palazzo inagibile abbiano potuto aprire e lavorare dei negozi. Almeno per quanto riguarda il Comune, qualcosa lo spiega l’assessore Roberto Ganzerli
Intervengo in merito all’ordinanza di sgombero dei tre negozi di piazza Costituente. Sostanzialmente questa vicenda riguarda un rapporto tra privati nel quale l’amministrazione comunale non ha competenza di alcun genere. Il compito principale del servizio pubblico , in questo caso, è emettere le ordinanze e fare in modo che vengano portate ad esecuzione. La giunta ha peraltro seguito da subito i negozianti che sono stati protagonisti di questa vicenda dando loro supporto nel cercare , nella maniera più veloce possibile, una sede alternativa per contiunare il loro lavoro riducendo al minimo la burocrazia per la ricollocazione.
Ma proprio per quanto riguarda il ruolo del Comune c’è chi ha dato letture tutte personali e diffamatorie sull’accaduto. Leoni da tastiera contro i quali Ganzerli annuncia misure pesanti.
Purtroppo , in questi giorni, sono stati molti i commenti sui social che esprimevano ipotesi e teoremi completamente infondati e in alcuni casi fortemente lesivi dell’operato del comune. Sotto questo profilo una cosa deve essere chiara: vi è un limite che non deve essere valicato , che separa il legittimo diritto di critica dalla diffamazione gratuita ed infondata ai danni dell’amministrazione comunale. Proprio per tutelare la dignità e l’impegno di questo Ente , si attiveranno tutti gli strumenti giuridici necessari. Grazie