«Calma e sangue freddo. Aspettiamo di capire quali sono le intenzioni dei nuovi amministratori delegati, dai quali ci attendiamo comunque continuità».
Lo afferma in una nota il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti commentando l’improvvisa sostituzione di Sergio Marchionne, decisa sabato da Fca a causa dei gravi problemi di salute dell’ormai ex ad del gruppo.
«Anche i circa 6.500 lavoratori modenesi Fca, da quelli della Ferrari e Maserati a quelli di Cnh, sono comprensibilmente preoccupati – dice Uriti – Noi ci aspettiamo un’accelerazione e indicazioni più precise rispetto al piano industriale presentato il 1° giugno a Balocco. Del resto il nuovo ad Mike Manley lavorava nel gruppo di Marchionne e ha condiviso il piano. Quanto al fatto che i nuovi ad non sono italiani, mi interessa relativamente: l’importante è che sappiano fare bene il loro lavoro. Li valuteremo presto alla luce dei fatti, a partire dal raggiungimento in tempi brevi della massima occupazione possibile in tutti gli stabilimenti italiani, compreso – conclude il segretario generale della Fim Cisl Giorgio Uriti – quello modenese della Maserati».