Crescono in provincia di Modena le imprese guidate da donne. I dati Infocamere sulla nati mortalità del tessuto imprenditoriale elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena vedono un buon andamento delle imprese a conduzione femminile, che passano da 14.020 al 31 marzo 2018 a 14.100 al 30 giugno, con un incremento pari al +0,6%.
Anche il confronto tendenziale è nettamente positivo, con una crescita di 96 imprese rispetto a giugno 2017 ed un tasso di sviluppo pari a +0,7%.
Modena, come spiega una nota della Camera di Commercio, mantiene la seconda posizione a livello regionale dopo Bologna per numero di imprese femminili, con una quota invariata rispetto al trimestre precedente pari al 16,6%. Anche il tasso di femminilità (cioè la percentuale di imprese femminili rispetto alle imprese totali) è rimasto identico (21,6%), maggiore della media regionale (21,0%). In Emilia-Romagna, Ferrara mostra la maggior proporzione di imprese femminili (22,9%), mentre Reggio Emilia quella più bassa (18,6%).
L’imprenditoria femminile è da sempre maggiormente orientata ai servizi piuttosto che alla produzione di beni, infatti il settore maggiormente rappresentato è il commercio (24,9%), seguito dai servizi alle imprese (21,4%) e dall’agricoltura (14,7%). Tuttavia le differenze maggiori si riscontrano nelle costruzioni, dove opera solamente il 3,9% delle imprese femminili, contro il 16,0% di quelle totali e, al contrario, nei servizi alle persone lavora ben il 13,7% delle imprese femminili, mentre il totale imprese modenesi del settore si ferma al 6,1%.
Nel confronto tendenziale i settori economici più dinamici sono i servizi alle imprese (+3,5%), seguiti dai servizi alle persone (+1,6%), mentre diminuiscono l’agricoltura (-1,5%) e le costruzioni (-1,1%). In controtendenza, cresce lievemente il manifatturiero (+0,2%), che nella media provinciale invece è in calo (-1,1%).
All’interno di quest’ultimo settore, le imprese a conduzione femminile sono piuttosto concentrate: la maggior parte di esse opera nel tessile-abbigliamento (52,4% del totale manifatturiero), settore che in un anno perde l’1,4% delle imprese. Ma le donne imprenditrici si stanno anche spostando verso altri settori, infatti molto buono è l’andamento dell’industria alimentare (+7,4%) e positivo il metalmeccanico (+1,4%).
Infine, risulta differente la composizione per forma giuridica delle imprese femminili rispetto al totale imprese modenesi, infatti le prime prediligono le ditte individuali, forma giuridica scelta dal 63,2% (52,9% il totale modenese), mentre sono inferiori le quote degli altri tipi di società. Il 20,4% è rappresentato dalle società di capitali, 14,8% dalle società di persone e l’1,6% dalle “altre forme”. Rispetto a giugno 2017 sono tuttavia in aumento le società di capitali (+3,8%) e le “altre forme” (+2,2%), mentre calano le società di persone (-2,7%).