Cir Food è l’azienda modenese che si occupa delle refezione scolastica a Mirandola e Medolla, e ieri si è svolta l’Assemblea locale dei soci per l’approvazione del bilancio 2013. L’azienda, si legge in una nota, ha presentato un quadro aziendale stabile con 77 milioni di euro di ricavi, +1,5% rispetto al 2012, e un’incidenza sul fatturato nazionale del 15,5%. In crescita del 5,7% il margine di contribuzione netto, che si attesta a 7,3 milioni di euro.
Si conferma dunque il ruolo strategico di quest’area per CIR food, che da lavoro a oltre 1500 persone per garantire i pasti a scuole, ospedali e aziende. Sono 130 i centri produttivi gestiti dalla Cooperativa Italiana di Ristorazione sul territorio, fra cui spicca il centro pasti comunale di via Malavolti, ristrutturato nel novembre scorso e sul quale CIR food ha investito oltre 1 milione di euro in spese di innovazione e ammodernamento. Ogni giorno in questo centro sono prodotti fino a 9mila pasti per 57 scuole modenesi. Riconfermato inoltre in provincia di Modena la ristorazione scolastica per l’Unione Terre di Castelli e per i Comuni di Mirandola e Medolla.
I dati nazionali
CIR food presenta un esercizio 2013 con 76 milioni di pasti serviti in 15 Regioni italiane grazie a 10.700 dipendenti, di cui il 90% donne. L’andamento dei ricavi 2013, pari a 491 milioni di euro (+2% rispetto al 2012), rispecchia una maggiore presenza nel settore della ristorazione collettiva, che incide sul totale per il 72,8% con 357 milioni di euro, seguito dalla ristorazione commerciale con 68 milioni e dai buoni pasto: 12 milioni di ticket venduti, pari a 66 milioni di euro. In aumento il margine operativo lordo, che passa da 34 a 37 milioni di euro. Migliorato del 13% l’utile netto che raggiunge i 12,7 milioni di euro.
“Operiamo in un settore fra i più delicati, la ristorazione per bambini e degenti, in cui la revisione della spesa pubblica purtroppo si basa su aspetti economici e non qualitativi – afferma la neopresidente di CIR food, Chiara Nasi – Siamo fortemente convinti che nella ristorazione collettiva appaltata sia invece indispensabile proporre un nuovo servizio di ristorazione sostenibile che integri e rispetti la dimensione ambientale, economica e sociale, senza rinunce qualitative.”
Solido come sempre il quadro patrimoniale di CIR food, che registra una crescita del13% del capitale sociale, pari a 20 milioni di euro, e un patrimonio netto di oltre 90 milioni di euro. Confermata dunque la fiducia dei 6.052 soci lavoratori, in aumento del 2% rispetto all’esercizio precedente, ai quali sarà versato un ristorno di 2,2 milioni di euro.
Nonostante il calo della domanda e la spending review della PA, CIR food ha investito nel 2013 13,8 milioni di euro per costruire nuovi centri produttivi e mantenere in efficienza le altre strutture. Inoltre, ha annunciato due operazioni di rafforzamento della compagine societaria. Si tratta della fusione per incorporazione della società cooperativa 8 Marzo, con sede a Livorno e 200 persone impiegate, attiva nei servizi di ristorazione collettiva in Toscana, e dell’acquisizione del 100% delle quote di Alisea Srl, impresa fiorentina specializzata nella ristorazione ospedaliera in Toscana. L’impresa cooperativa assicura dunque continuità e tutela del lavoro, beneficiando del radicamento sul territorio di queste realtà in settori strategici.
Di segno positivo anche il bilancio consolidato 2013: 495 milioni di euro con un incremento del 2% rispetto all’anno precedente e un utile netto di 13,9 milioni di euro. In questo esercizio sono incluse le società partecipate, fra cui realtà internazionali che proiettano il gruppo sui mercati esteri: CIR Golden Rest Bulgaria, Esedra Belgio e CIR food USA e in Italia Desio Food Spa, Risto4 Srl e Circostanza Srl.