Continua a crescere Albatros, l’unica cooperativa sociale di Finale Emilia, nata nel 1999 e specializzata nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate attraverso la gestione di servizi ambientali nell’Area Nord.
Il 2013 è stato caratterizzato da un ulteriore incremento dei ricavi, che hanno superato quota 400 mila euro (+13 per cento rispetto al 2012) a seguito dell’ampliamento dell’offerta dei servizi erogati nei dodici Comuni in cui la cooperativa opera. Sono aumentati anche i costi della produzione, saliti da 300 mila a 392 mila euro principalmente per l’incremento del costo del personale determinato dagli inserimenti lavorativi effettuati nel corso dell’anno. Il risultato di esercizio, pari a 39 mila euro, è stato destinato per il 30 per cento a riserva legale, per il 3 per cento al fondo di sviluppo per la cooperazione e per il residuo alla riserva indivisibile. Il patrimonio netto sfiora i 115 mila euro (nel 2012 ammontava a 77 mila euro). «La base sociale di Albatros è composta da dieci soci cooperatori, di cui sette soci lavoratori assunti con contratto subordinato, e quattro soci volontari – spiega Nicola Busi, dal 20 febbraio nuovo presidente della cooperativa – Al 31 dicembre 2013 avevamo tredici dipendenti, di cui dieci assunti con contratto a tempo indeterminato, e due collaboratori. L’anno scorso abbiamo comprato due automezzi per lo svolgimento dei servizi ambientali e creato un laboratorio di riciclo creativo in cui quattro persone disabili hanno acquisito competenze nella raccolta, classificazione e riuso dei materiali di scarto».
Albatros, aderente a Confcooperative Modena, cura la pulizia delle caditoie, sanificazione dei cassonetti, pulizia delle piazzole e dei bidoncini dell’organico, gestisce la raccolta rifiuti porta a porta e i servizi all’interno delle stazioni ecologiche.«Abbiamo raggiunto il nostro scopo sociale, che consiste nel creare e consolidare opportunità di lavoro per i nostro soci – aggiunge Busi – Questo obiettivo è stato raggiunto grazie all’impegno di tutti i lavoratori della cooperativa. Nel biennio 2014-2015vogliamo realizzare un piano formativo aziendale per la professionalizzazione dei dipendenti, avviare il servizio di manutenzione della pista ciclabile di Finale Emilia e decidere dove realizzare la nuova sede della cooperativa, visto che quella storica – conclude il presidente di Albatros – l’abbiamo persa col sisma”
(nella foto di apertura un’immagine tratta dal sito della cooperativa sociale Albatros)